25 maggio 2011

Se cade la foglia di fico...

Una metafora per rappresentare ciò che potrebbe succedere alla seconda tornata elettorale: la foglia di fico che finora è riuscita a nascondere le vergogne del potere. Questa foglia rappresenta il cosiddetto consenso che fino a qualche mese fa non era mai mancato a questo governo e che legittimava ogni arroganza. Forti del carisma di un premier giocherellone e barzellettiere che dava l'illusione che il consenso fosse qualcosa che non poteva mai mancare, gli esponenti del centrodestra si presentavano ovunque esibendo faccia tosta e arroganza: non temevano più niente. Qualsiasi critica venisse avanzata si trinceravano sempre dietro l'argomento del consenso ricevuto: "parlate, parlate, tanto alla fine gli italiani votano noi".
L'umiltà: questa sconosciuta….
Ultimamente è mancata parecchio: chiunque avrebbe fatto un minimo di autocritica di fronte ai recenti risultati elettorali. Invece no, l’arroganza ce l’hanno nel DNA, tanto da non farli più ragionare su fatti lampanti e farli restare dell'idea che qualsiasi cosa facessero o qualsiasi limite di decenza o di indecenza superassero, alla fine sarebbero stati comunque premiati alle urne, grazie a quelle ipotetiche e tante sbandierate virtù taumaturgiche del premier.
Ora che il consenso, e quindi la foglia di fico che copriva le loro vergogne, comincia a dare segni di cedimento, ecco che appaiono disorientati, frastornati, suonati. Si erano abituati all'idea di un consenso immarcescibile, eterno, ed ecco che, nel momento in cui viene a mancare, questi uomini e queste donne non sanno più misurarsi con la realtà, non sono più capaci di rinunciare ad essere arroganti e si esibiscono in proclami deliranti e fantasiosi degni della feccia politica più sordida e ignorante (nel senso che ignora).

Chi riconosce i propri errori o le proprie sconfitte è sempre una persona degna di rispetto, a prescindere da come la pensi.

Ps. C'è un'altra foglia di fico che ha coperto le loro vergogne: quella del potere dei media. Su questa foglia ancora possono contarci.

Garanzie.

Sì, va bene, Pisapia forse vincerà, e anch'io festeggerò. Ma non capisco come e perché vincerà! E' cambiato il "vento" dice qualcuno. Un po' miserevole, anche se ottimistica, come spiegazione.
Oppure anche "la gente ha capito", è poco convincente per me, perché ho sempre pensato che la "gente" non è un essere pensante, anzi non pensa proprio per niente (altrimenti qualcuno dovrà spiegarmi cosa pensava la gente, quando votava Hitler, Mussolini e Stalin e anche tutte le maggioranze democratiche occidentali, dalla seconda guerra mondiale fino ad oggi (Berlusca compreso). Mi dicono: basta vincerle le elezioni. Sì è vero, e dopo passare all'opposizione!
Perché una grande opposizione ideologica (l'unica cosa che la "gente" capisce), è L'UNICA GARANZIA per un buon governo che altrimenti non ci sarà mai.
(Questa l'ho detta grossa!) Penso che troverò un contraddittorio, e sarò contentissimo di cambiare opinione, ma qualcuno mi dovrà convincere che ho torto.
Invece no, oggi i partiti DEVONO governare, avere la maggioranza, quindi sono tutti (o quasi) centristi, perché le maggioranze sono sempre e solo centriste, è ovvio, chi non pensa sta sempre solo a mezza strada (o con chi ha già vinto).
Balle, non sono "pessimista", è che bisognerà pure che qualcuno pensi a migliorarla "la democrazia", non serve dire che è la cosa meno peggio, mi si dica come fare per evitare che governino delinquenti o buffoni! Io riesco a dire solo "opponendoci".
QUALCUNO MI CONVINCA DEL CONTRARIO. Grazie.

23 maggio 2011

Coppola, Fassino, Sgarbi, Annunziata: tutti hanno letto “L’implosione”. Ma il libro non esiste!!

TORINO- Salone internazionale del libro.
Viene presentato un libro, “L’implosione”, come fenomeno editoriale dell’anno. L’autore: un giovane studente di ingegneria, Manuele Madalon, si aggira per la Fiera e chiede a tutti i personaggi della cultura, della politica e dello spettacolo, un giudizio sulla sua opera prima e riceve recensioni assolutamente lusinghiere. Vittorio Sgarbi definisce l’ambientazione “sottile e misteriosa”, Lucia Annunziata lo paragona a un altro scrittore, Culicchia. Lo hanno letto tutti quelli che contano: dal sindaco di Torino Piero Fassino al suo sfidante Michele Coppola. E tanti scrittori.
Davvero niente male.
Sì, davvero niente male, soprattutto perché il libro non esiste, è una bufala architettata da uno studente di giornalismo di Torino, Gabriele Madala che, aiutato da un complice, ha fatto le interviste a quei personaggi, ne ha fatto un filmato e poi lo ha messo su you tube, naturalmente.
Il risultato è esilarante:


A questo punto mi chiedo : chi uscirà indenne da questa beffa ?
La letteratura in Italia?
L'intellighenzia  "comica " italiana?
Le segreterie super affollate dei vippini intelligenti ?



OkNotizie

19 maggio 2011

Quando leggevo la fantascienza....

Quando leggevo la fantascienza, tanti anni fa, avrei voluto vivere quelle incredibili avventure, rese possibili da una tecnologia di un futuro immensamente lontano. Il fascino dei robot, dei viaggi nello spazio e nel tempo... allargavano i confini del mio piccolo mondo provinciale. I robot progredivano, raggiungendo la quasi perfezione con gli androidi... ma la comunicazione, la trasmissione dei dati, il contatto con la mente di altri... tutto avveniva con mezzi "modesti", con radiofrequenze o al meglio per via telepatica, per esseri evoluti superiori a noi umani. Direi proprio che la fantascienza INTERNET NON L'HA PREVISTA!
Almeno fino a quando io ho letto fantascienza, dopo è arrivato il computer e il futuro è cominciato davvero. Tuttavia la cosa è stata graduale, molto lenta, IO NON ME NE SONO ACCORTO! Voglio dire: sono nato che nemmeno c'erano i telefoni, in casa arrivò, con me, una radio! Ho vissuto per decenni con il telefono... e basta, comunicando con qualche amico e niente più. Poi, pian piano, e cambiato tutto, è successo un miracolo: oggi posso parlare con il mondo intero, posso vedere ogni cosa che succede dappertutto in tempo reale... ma io dov'ero quando tutto questo è successo?! Sì, io vivo oggi nel nuovo mondo, ma per quale motivo non ne sono stato travolto, come mi travolgeva la fantascienza cinquant'anni fa? E' la realtà, la quotidianità, la noia e la lentezza del tempo reale, quello di tutti giorni, della vita ripetitiva e faticosa. E' questa che appiattisce tutto, e impedisce di vivere ciò che è favoloso: la sorpresa. Per vivere la favola bisogna caderci dentro, di colpo, senza preavviso... oppure pensarci, capire, sapere che sono, che vivo, in un altro mondo, favoloso appunto! Ma e... Berlusconi? Già, questo non ci voleva, è pressappoco inimmaginabile, ma tutt'altro che romanzesco, tuttavia posso sempre rifugiarmi qui, dove la mia amica Gianna mi ha ospitato, e anche altrove, dappertutto e contemporaneamente... nel mondo reale si direbbe una specie di ubiquità.
Ma qui dove siamo?

17 maggio 2011

Stranezze e complotti

 
 

Ieri sera parlavo con un amico dell’arresto di Strauss-Khan, e ci siamo chiesti come fosse possibile che uno degli uomini più potenti del mondo, il presidente del fondo monetario internazionale e probabile candidato all’Eliseo, e quindi assolutamente fuori dall’anonimato, non avesse altro metodo per soddisfare le proprie voglie sessuali che quello di costringere una cameriera di 32 anni, a sottostare ai suoi impellenti bisogni, rischiando in modo così plateale di rovinarsi la carriera e perdere tutti i vantaggi della sua posizione. 
Sì, lo so, tutti i potenti (chi più chi meno) usano la loro condizione per sfogare i loro più bassi istinti e qui in Italia ne abbiamo un esempio fin troppo significativo, ma io mi domando e dico: se ti piace avere la “coperta” nel letto e, allo stesso tempo, temi un complotto, perché ti metti ad assalire la prima donna che ti entra in camera? La tua posizione e i tuoi soldi ti possono (purtroppo!!!) permettere ben altro! 

Attenzione: non sono solidale con Strauss-Khan, i suoi trascorsi denunciano chiaramente un’oggettificazione delle donne che non me lo rende sicuramente simpatico, tuttavia fa un certo effetto vedere un personaggio del genere ammanettato con le mani dietro la schiena e scortato da cinque agenti. 
Anche la storia in sé ha parecchie stranezze: la cameriera sarebbe entrata nella suite per sbaglio, credendo che fosse libera, per riassettarla (come succede in qualsiasi alberghetto di provincia ma non, suppongo, all’Hotel Sofitel di Times Square). Strauss-Kahn usciva invece dalla doccia e si è presentato nudo alla cameriera. Poi il tentativo, ma la cameriera è riuscita a liberarsi e a denunciare il fatto. All’arrivo della polizia l’uomo se n’era già andato. Più tardi ha telefonato all’albergo dicendo che aveva dimenticato il cellulare in camera. Quelli dell’albergo, d’accordo con la polizia, gli hanno chiesto dove si trovasse. Era all’aeroporto, da dove sarebbe partito per Parigi e poi per Berlino, dove doveva avere un incontro con la Merkel per discutere degli aiuti ai paesi europei in difficoltà. Quindi i poliziotti sono arrivati all’aeroporto con la cameriera che, sulla scaletta dell’aereo, come riferisce il NYT, lo ha indentificato per l’aggressore.
Strauss-Kahn ha detto che non c’entra con la faccenda e si è reso disponibile per una perizia legale. Il processo durerà mesi, o anche di più se, come è già successo, la presunta vittima rifiuterà di comparirvi, ma intanto la sua carriera è stroncata.
Può essere che questo vecchio sporcaccione sia effettivamente colpevole della cosa e tutte le conseguenze a cui andrà incontro saranno più che meritate, ma proprio per questo motivo tutto resta molto strano: 
-strano che uno degli uomini più potenti e importanti del mondo se ne stesse nella sua suite e chiunque potesse entrare nella sua camera, anche per sbaglio; 
-strane le modalità dell’arresto e del riconoscimento sulla scaletta; 
-strana l’esagerata risonanza mediatica che ha avuto la vicenda.

Libération rivela un retroscena destinato ad alimentare la teoria del complotto dietro la "storia privata" di Strauss-Kahn. Il 28 aprile scorso, il direttore generale del Fondo monetario internazionale aveva incontrato alcuni giornalisti del quotidiano, ai quali aveva confessato come le donne fossero uno dei suoi punti deboli, oltre ai soldi e al fatto di essere ebreo. Non solo. Conversando con la stampa, Strauss-Khan aveva addirittura immaginato il complotto: "Una donna violentata in un parcheggio, alla quale promettono 500mila euro o un milione per inventare una storia del genere". "Sì, mi piacciono le donne, e allora? - aveva ammesso Strauss-Kahn nell'occasione - Da anni si parla di foto di ammucchiate giganti, ma non ho mai visto uscire niente. Che le tirino fuori!".

Forse l’ipotesi di un complotto sarkosiano non è del tutto campata in aria, ma, come sempre, per tante cose che succedono, non sapremo mai la verità. Una cosa però è evidente: l’arresto con manette e poliziotti presente tutta la stampa (vedi video) è palesemente una sceneggiata. Non si arresta così il presidente del FMI, se non si è "autorizzati".