10 febbraio 2015

Nei corridoi suburbani della Supercittà

Nei corridoi suburbani della Supercittà, 
gli agenti dell’Intelligenza pubblica
domanderanno ai passati, 
se ne restano, 
le loro “idee”, 
il loro permesso di ideologia sorvegliata e, 
nella maggior parte dei casi, 
il loro “uit” (unica idea tollerata).
Coloro che non saranno in regola verranno arrestati 
e condotti verso il blocco
operatorio culturale e universale.
L’elucubratore li condurrà alla cancelleria della colpevolezza collettiva 
e della responsabilità comandata.
Là, i grandi manipolatori perforeranno loro 
il biglietto socio-cerebrale 
e saranno rimessi in libertà trattabile 
manovrabile e manipolata.

Jacques Prévert (1972)

Il rischio è quello che Prévert, in maniera sublime in questi versi, ha descritto più di quarant’anni orsono, quello di barattare il futuro col futuralismo, il tempo della disumanizzazione assoluta, abitato solo da corpi senza organi né memoria atti a fungere da mere protesi di un potere senza più limite alcuno.

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