30 gennaio 2012

Chiamami quando vuoi....

 Dopo averla tramortita l'ha trascinata in un vicolo, l'ha violentata e poi, tronfio per "l'impresa", le ha scagliato addosso un foglietto sul quale aveva scritto il suo numero di telefono:
"Chiamami quando vuoi". Tre parole che graffiano più delle unghie e feriscono almeno quanto i pugni, che le hanno devastato il volto prima dello stupro. Una frase che una giovane donna di Cagliari difficilmente riuscirà a dimenticare, perché l'uomo che l'ha pronunciata non è un qualunque amico o un corteggiatore, ma il bruto che l'ha violentata. 

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