"Chiamami quando vuoi". Tre parole che graffiano più delle unghie e feriscono almeno quanto i pugni, che le hanno devastato il volto prima dello stupro. Una frase che una giovane donna di Cagliari difficilmente riuscirà a dimenticare, perché l'uomo che l'ha pronunciata non è un qualunque amico o un corteggiatore, ma il bruto che l'ha violentata.
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