04 febbraio 2012

Il silenzio degli uomini.

Il clamore della sentenza della Cassazione ha fatto danni e mietuto vittime un po’ ovunque sia nella disinformazione più totale che nella troppa informazione da abuso di cavilli burocratici.
Ieri era tutto un pullulare di notizie false e fuorvianti: buona parte dei media mainstream hanno purtroppo rilanciato la notizia che per il reato dello stupro di gruppo non si dovesse più andare in galera a cui è seguito il solito “vergogna, vergogna, buuu” da social network buttato un po’ lì, tanto a fare i leoni dietro un monitor siamo buoni tutti e del resto, se l’hanno scritto su faccialibro noi ci fidiamo ciecamente e lo diamo per scontato che è andata proprio così.
Ma quello che mi ha stupito di più sono gli espertoni di legge, quasi tutti di sesso maschile a dire il vero, che si sono prodigati in ampie e precise spiegazioni alle illetterate e ignoranti donzelle loro lettrici per cui la legge va applicata così e così e chissenefrega se voi siete laureate in giurisprudenza quanto noi, ve lo spieghiamo noi perchè siamo maschi e di queste cose ne sappiamo più di voi.
Io ora non voglio stare a recriminare sul comportamento di ognuno di questi personaggi dal leguleio facile ma vorrei renderli edotti che  
“s ì , a b b i a m o  c a p i t o”
Si tratta del carcere preventivo, o meglio dell’obbligatorietà del carcere preventivo, riservato solo ai presunti mafiosi e a chi stupra in gruppo invece no, trattasi non di associazione a delinquere ma di “delitti meramente individuali”, come ha sostenuto la Cassazione.
Infatti il branco non è affatto sorretto da un sistema come quello mafioso, non ci sono famiglie, amici, concittadini pronti a difendere gli accusati di violenza sessuale e a vessare la stuprata che un po’ puttana era se si è fatta violentare, diciamocelo. Le urla e le manifestazioni di questi difensori della virilità maschile davanti ai tribunali nei processi al “branco” in tutti questi anni ce le siamo inventate, perché si sa che noi siamo facilmente impressionabili e quelli lì, dai compagni di classe alle zie dei bruti erano solo ectoplasmi, proiezioni di sostenitori degli stupratori come si vede anche da questo video, mentre continuano a sostenere un sistema d’appoggio agli stronzi nonostante confessioni e condanne.
Ma d’altra parte come si può essere a favore del carcere, basta dire “no carcere” e si è tutti libertari, si è tutti superalternatttivi e molto ganzi. Di carcerazione preventiva manco a parlarne ovviamente tra ipergarantisti, si tira sempre fuori l’argomento di quel “più di un terzo” in carcere in attesa di processo. Tutti stupratori forse quelli che stanno in carcere? Niente affatto: buona parte sono clandestini, spacciatori, ladruncoli, militanti, tutta gente pericolosissima che come si può immaginare non possono assolutamente fare a meno delle sbarre.
E le vittime? Che vittime? Eh no, quelle ce le siamo scordate, del resto i domiciliari vanno benissimo come preventiva, fa nulla se una gran parte delle violenze e degli omicidi sulle donne viene compiuta mentre si è ai domiciliari e nonostante l’obbligo di stare lontani dalla vittima e dalla sua famiglia. Del resto lo si sa ancora in pochi nella lunga decennale esperienza di chi opera nei centri antiviolenza che la primissima cosa da fare è mettere distanza tra la persona che subisce e il suo aguzzino.
Ma, visto che gli uomini (non tutti per fortuna) sembrano davvero grandi esperti di leggi e sono molto garantisti con i presunti stupratori ma non con le vittime vorrei ricordare io, da donna, qualcosina anche a loro. Dal basso della mia ignoranza, dal fondo della mia incompetenza vi dico che lo stupro è un problema vostro. Lo so, potrebbe apparire brutale questa verità scritta così nero su bianco è qualcuno avrà fatto un salto sulla sedia leggendola (“Maddai, ma che daverooo?”) ma la violenza sessuale è sessuata, la violenza sessuale è MASCHILE.
Lo stupro non è un atto compiuto dalle donne e questo silenzio degli uomini che non disconoscono la violenza e i violentatori come un sozzo bubbone che infetta il loro genere sta diventando assordante. Ogni volta che stuprano una donna ci sono sorelle, compagne, ma non vediamo manifestazioni di uomini che si dissociano dalla violenza e dalla cultura dello stupro; ne abbiamo visti tanti dissociarsi da tante altre cose, protestare con forza per i loro diritti, manifestare contro una parte politica, per un mondo diverso. Ma per la violenza del loro genere mai e poi mai.
E allora ve lo chiedo io, signori miei: invece di stare a leggiucchiare gli articoli dei legulei scuotendo la testa in cenno d’assenso per assomigliare a tutti gli altri, invece di fare i libertari e i “contro” senza alcun motivo, quando scenderete in piazza per urlare finalmente NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE?

2 commenti:

  1. Mi dispiace che lei ce l'abbia così tanto con gli uomini, non so cosa le avranno mai fatto, vabbeh avrà i suoi motivi.
    Le faccio una domanda: se io venissi pestato a sangue e lasciato a terra più morto che vivo, se non sbaglio per i miei aggressori non ci sarebbe l'obbligo della carcerazione preventiva, lei che ne pensa?
    Una cosa le chiedo per favore: non mi faccia le classifiche del dolore in base alle quali il dolore della donna è sempre più pesante del dolore subito dagli uomini, sia razionale mi raccomando!

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  2. Non faccio classifiche ma alla sua domanda manca una parola per essere comparata all'argomento: violentato. E comunque la mia risposta è: se ci sono le prove certe, gli aggressori meriterebbero la carcerazione cautelativa per la salvaguardia e il rispetto della vittima.

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