02 giugno 2012

La mia parata.

Ieri avevo cominciato a scrivere un post in tutt'altro modo, volevo scrivere di ansie e di paure, di certezze svanite e di incertezze future. Ma già tanto è stato scritto e si scriverà, e adesso è tempo di agire, di dare concretezza ai concetti, soprattutto a quello della solidarietà.
Il mio paese non ha subito niente, la mia casa è ancora intatta e i miei figli sono con me: sono stata fortunata. Adesso ho bisogno di dare un senso a questa fortuna per non sentirmi troppo privilegiata: fra un'ora i miei amici passeranno a prendermi. Solo per oggi, di più non posso fare, ma spero di essere utile a qualcosa.
Questa sarà la mia parata.

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