30 maggio 2012

Virtualità: fantasia e realismo.


IL web, internet, la rete... la virtualità. Non sono un idealista, preferisco la razionalità a qualsiasi romanticismo, ma la virtualità... mi affascina. E cos'è la virtualità?  E' una simulazione della realtà, che oggi viene praticata attraverso strumenti tecnologici più o meno sofisticati. Io mi riferirò alla simulazione via chat, e-mail, con o senza video, del pc.

Avviene, in questo mondo virtuale (inesistente...), fatto di parole e di immagini che... la realtà scompare, sostituita da descrizioni grafiche più o meno vere. Più o meno... ho detto così, perchè si sa che la VERITA' assoluta  non esiste, nemmeno in natura, ma solo nelle  convenzioni, nel nostro modo superficiale di intenderci fra noi umani.

E' a questo punto che il fascino della virtualità mi invade. Perché  contrariamente alla realtà, la virtualità possiede una VERITA' ! Sì, una sola : la mia; quella di chi scrive, di chi comunica al resto del mondo ... qualunque cosa. Come si fa a sapere che è vera? Lo è per definizione: è una comunicazione, non è una realtà. Qualcuno dirà che le comunicazioni, nel mondo reale, servono solo se sono vere.... sì, ma qui sto parlando del mondo virtuale!

Ecco dov'è il problema: IL MONDO. E' un modo di dire, non esiste il mondo virtuale.... invece no, oggi esiste: è la rete. E nella rete avviene che molti, moltissimi, si rifanno una vita. Ma sì esagero, molti ancora ci annegano nella virtualità, ma è che non sanno ancora nuotare. Il mondo virtuale ha delle regole, delle leggi, delle caratteristiche ... insormontabili, o si accettano, o si ricade nella realtà. La prima clausola ferrea: la virtualità non è reale! E' un'ovvietà? Troppi che la frequentano non lo capiscono: vogliono che sia realistica. Invece  può essere solo VERA.
Sì, la differenza fra  REALTA' e VERITA', è la discriminante fra mondo reale e mondo virtuale. A questo punto ci vuole una precisazione: sto parlando di un mondo, non di uno strumento! Se uso la rete per motivi pratici, per leggere un giornale o un libro, quello è un uso strumentale appunto, non un vivere nella virtualità. Come si fa a viverla? Con i rapporti strettamente personali. Comunicando con un mio simile, in modo rigorosamente  personale, intimo, unico! E costruendo attorno a me  e alla persona con cui comunico, una VERITA' esclusivamente  nostra, virtuale. Non reale, virtuale, ma .... senza limiti, senza confini, senza costrizioni, senza obblighi, senza malattie, senza presenze contaminanti, senza necessità di alcun genere: solo il piacere di comunicare. E se si rimane in questo mondo, senza la pretesa di portarcelo a casa, e di farlo vedere agli amici e ai parenti, se restiamo lì dentro, e riusciamo a viverci davvero, e con qualcuno....... allora le cose diventano moooolto interessanti.
Ma questo è un altro discorso, se mai lo farò un'altra volta.

1 commento:

  1. Ci tengo a precisare che ho solamente la seconda Elementare
    e poca dimestichezza con le parole

    scrivo quello che penso senza pretese
    cercando di raccontare esperienze fatte
    nell'arco della mia vita
    giuste o sbagliate che siano ripudiando ogni forma di violenza

    in quanto alla Storia io lo appresa dal libro della vita

    Cercando di descriverla con le parole di un ignorante
    verità semplici non le verità taroccate dei Politologi

    che scrivono falsità per nascondere i fatti realmente accaduti
    creando ignoranza.

    Come possono raccontare realtà che non anno vissuto col sentito dire ?

    come avveniva nei racconti degli Eroi della Mitologia
    man mano che venivano raccontati si amplificavano da sembrare novelle
    più che Storia da tramandare ai posteri.

    Per quanto riguarda la Storia del 20 secolo potreste chiedere ai sopravissuti al ( ventennio fascista e della seconda Guerra Mondiale )
    confrontando lo scritto col raccontato conoscereste la vera Storia vissuta dal Popolo
    un consiglio ricercatela nel basso ceto sarà la più vicina alla realtà .

    Altrimenti dalle Falsità verrà scritta una nuova ODISSEA

    per questo io bandisco la falsità ,, crea solo ignoranza,, l’ignoranza crea violenza,, e danni al Popolo. VITTORIO

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