Questo è quello che mi ispira. Si dice che la prima
impressione è quella che conta. Non ho mai avuto nessun moto di simpatia per
Calderoli. Fin dagli albori della storia, all’inizio della sua carriera
politica, pur non conoscendo ancora la sua ormai proverbiale capacità di dimostrarsi
quale è (leghista ignorante, nel senso che non conosce, pieno di protervia e di subcultura razzista per troppo tempo
accettata o derubricata quasi simpaticamente come “eccessi verbali”), la sua
faccia mi ha sempre ispirato ribrezzo, antipatia e viscidume. La sua estetica,
come appariva, come si atteggiava e il suo aspetto comunicativo me lo hanno
sempre fatto mettere istintivamente fra quelle persone che non avrei mai voluto
conoscere e mi facevano domandare come un personaggio del genere potesse essere
arrivato dove sta. Nel tempo continuavo a chiedermi come potesse rimanere dove
sta (anche se la domanda può valere per quasi tutti quei personaggi inconcludenti,
insignificanti e mangiapane a tradimento che popolano il nostro parterre
politico).
Ora, dopo le sue ultime
esternazioni, sembra che la misura sia colma. Dico “sembra” perché ancora
sta là, perché poi si scusa! Non è stato cacciato immediatamente a pedate
appena ha aperto bocca come si sarebbe dovuto fare in tante altre occasioni
precedenti. Ed è ancora più sfibrante il fatto che per farlo si debba ricorrere
ad una petizione.
Sì, l’ho firmata, e spero che abbia il suo effetto, ma cacciarne uno e
lasciarne un altro migliaio sarà come togliere una pagliuzza da un fienile……non
ci darà nuovi posti di lavoro, non ci darà un vecchiaia serena e non permetterà
ai nostri figli di avere un futuro……..non cambierà niente!
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