27 settembre 2014

Chi prende le difese di chi danneggia una donna commette lo stesso crimine.

Evidentemente non basta istituire giornate, fare flash mob, manifestazioni o quant'altro....non servono. Non sono servite se quattro parrucconi che io immagino vecchi, uomini, con mantello e cappuccio neri da cui sbuca solo la crudeltà degli occhi, seduti in tribunale alto due metri, imponente e funereo, possono ancora emettere sentenze di questo genere: 
Perché? Spiegatemelo. Spiegatemi questa differenza, questo tener conto della durata, della completezza, delle dinamiche, dei vestiti più o meno strappati, degli antefatti e delle conseguenze. Spiegatemelo perché non lo capisco. Perché per me uno stupro è uno stupro e basta. Perché anche quel soffermarsi sulle ripercussioni sulla vittima vuol dire mettere la vittima sul banco degli imputati, farla sentire colpevole. Vuol dire spostare l'attenzione dall'azione delinquenziale del violentatore, analizzandone morbosamente possibili cause ed effetti, per giustificare ancora una volta un delitto, un'azione indegna, un sopruso. 
Non mi meraviglierei se fosse reintrodotto per legge il delitto d'onore o magari declassare lo stupro ad un semplice reato contro la morale. Ci sono atti di violenza, come quella sessuale, che sono odiosi e possono avere conseguenze gravissime. 
Queste sentenze sono intollerabili e ottengono l'effetto che forse vogliono davvero ottenere: fare in modo che le donne restino sempre più zitte, chiuse nel loro mondo di soprusi. 


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