12 luglio 2015

La quadratura del cerchio.

Avevo fatto il tifo per il NO al referendum greco e ha vinto il NO. Mi aspettavo qualcosa, che so, un'impennata d'orgoglio, un rifiuto categorico delle imposizioni forte dell'appoggio della maggioranza della popolazione che con quel NO, consapevole dei rischi, aveva scelto di liberarsi dai diktat della UE, del FMI e della Bce.
E invece che è successo? Il governo greco ha accettato un pacchetto di misure economiche ancora più dure di quelle proposte precedentemente. Più del 61 per cento degli elettori ha respinto le misure che il governo ha adottato dopo il referendum. Quindi la domanda sorge spontanea: perché indici un referendum se poi lo vinci e sembra che lo hai perso?

Cambiano le maschere ma le bugie sono sempre le stesse. Dicono cose, sembra che sappiano di cosa parlano, sembrano convinti, si ergono a paladini, chiedono sostegno fino a che non sono al potere....e poi? Poi è tutta una manfrina, cose recitate e imparate a memoria.
In altre parole, a Tsipras è riuscito, anche grazie alle pressioni americane sull'UE, un capolavoro politico che era sfuggito ai suoi meno abili o più sfortunati predecessori: 
fare "approvare dal popolo"... il memorandum della Troika!! 
La quadratura del cerchio capitalista. 
E la quadratura del cerchio è possibile a lui grazie all'equivoco sul colore politico del governo in carica, come in Italia e altrove. E' così che si prende in giro il popolo: ad un partito e un governo che si autodefiniscono "di sinistra" è consentito fare le stesse porcherie di quelle che combina la destra senza pagare pressoché alcun pegno. 
E non mi venite a dire che non sono tutti in vendita!! 

 

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