13 gennaio 2017

Se ancora non è chiaro...

E' così che funziona. Noi, popolo miserabile che lavora (quando il lavoro ce l'ha) dalla mattina alla sera e anche oltre per avere il minimo indispensabile, che se ci azzardiamo a non pagare una rata del mutuo che copre quel tetto sudato che abbiamo sulle nostre teste possiamo dirgli addio definitivamente, che se abbiamo la malsana idea di avviare una misera attività autonoma e abbiamo bisogno di una banca (perché non se ne può fare a meno) ci carichiamo di avvoltoi che ci beccano fino a spolparci all'osso, che conosciamo solo la sopravvivenza e la mancanza e ci chiediamo perché mai siamo costretti a vivere visto che questa non ha nessuna caratteristica di quella che comunemente si chiama vita. 
Noi, dicevo, noi che abbiamo le tasche vuote e potremmo anche essere felici lo stesso se non fosse che dobbiamo riempire, abbiamo riempito e riempiremo le tasche di qualcun altro. E chi sono costoro? Sono i grandi imprenditori che giocano con i miliardi, gli immobiliaristi che si divertono come bambini coi Lego, le cooperative rosse, bianche o nere, ecc. ecc. Tutti impegnati a fare grandi cose, a sobbarcarsi l'onere di guidare l'economia, a spargere i loro semi manageriali per usufruire degli intrecci tra finanza e politica, per farci vedere come "si diventa qualcuno".
E tutti, indistintamente, ammalati di indebitamento facile. 
E noi paghiamo. Paghiamo il prezzo del capitalismo, il prezzo di un sistema corrotto e fallace a cui tutto è permesso tranne l'onestà e la sensibilità. Poi non mi interessano i meccanismi, gli avvitamenti, le contorsioni, gli asservimenti, i clientelismi o tutte quelle sigle e paroloni che si inventano, la sostanza è questa: noi paghiamo tutto e molto caro, spesso anche con la vita.
Continuiamo così, forse riusciremo ad estinguerci.

2 commenti:

  1. Non ci estingueremo perchè il sistema capitalistico, o mercantile, è copia fedele di quello originario dell'evoluzione scoperta da Darwin : il più forte e adatto all'ambiente, sopravvive e si riproduce, gli altri crepano prima e non si riproducono. Questa è la "meravigliosa " natura che tutti amano (io no), e il mondo socio-economico vigente si riproduce con quel meccanismo, quello che hai descritto tu Gianna.

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    1. Non sono d'accordo. Prescindendo da Darwin, è vero che in natura il più forte sopravvive, si adatta e si riproduce, ma è anche vero che nessun animale, pianta o microbo che possa esistere non toglie ad nessun altro essere più del necessario, non è malata di protagonismo e non accumula per il solo piacere di farlo. Se un leone ha appena mangiato non attacca, come nessuna pianta si aggrappa alla terra se non per sopravvivere. Il capitalismo afferra, sottomette, distrugge e fagocita tutto quello che può, non per bisogno, ma per possedere. La differenza è questa: avere il necessario e possedere più di quel necessario che servirebbe ad altri. So che è un meccanismo difficilmente estinguibile perchè ciascuno di noi vorrebbe possedere di più, siamo nati così, ci hanno insegnato così. Ma quando sulla terra rimarrà solo un uomo che possiederà tutto, sarà comunque solo, non si potrà riprodurre e tutto finirà. Ci vorranno secoli e io non sarò certo lì a vederlo, ma succederà.

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