28 ottobre 2017

Alla prossima. Arrivederci. See you.

La poesia è lingua e come lingua crea sinapsi tra cellule nervose, i neuroni del cervello umano; dopo una poesia sconcertante, il cervello umano inizia a lavorare diversamente, cambia il modo con cui vediamo il mondo e tutto ciò che ci accade. In questo modo la poesia cambia il mondo. E poiché i neuroni e le sinapsi sono miliardi di miliardi, ci saranno sempre nuovi poeti che scuoteranno il nostro pigro cervello.

"Incline alla fuga" di Sotirios Pastakas

Li voglio tutti intorno a me, a portata di mano
gli oggetti dello sconforto: 
alcol, sigarette e telecomando, 
per aggiunger canali e sottrarre colore, 
tanto che il futuro sembra
una macchia variopinta e oscura.
Sprofondato così sul canapè dello sconforto,
disperso fra fumo, alcol e schermo nero, 
mi sembra più facile ritirarmi, 
abbandonare il mio involucro
senza che nessuno s’accorga che manco a me stesso,
lasciare il bicchiere pieno 
e le sigarette accanto al mio corpo,
davanti al televisore acceso
senza neppure salutare, senza nemmeno dirvi
"alla prossima", "arrivederci", "see you".


4 commenti:

  1. poesia straordinaria, grandissimo poeta! Hai trovato una perla unica.

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    1. Hai detto bene: "trovato"! Non ricordo come sono arrivata a lui ma è stata una scoperta!

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  2. Bellissima e angosciante poesia, che mi ha turbata. Un abbraccio Gianna

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    1. Anche a me Mariella e in certi momenti mi ci sono ritrovata. Un abbraccio a te.

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