08 marzo 2015

Non ho un giorno per essere donna.

Io non ho un giorno per essere donna. 
Ogni giorno della mia esistenza ha contribuito a farmi diventare quella che sono, ogni cosa che ho fatto mi ha permesso di raggiungere quello che ho, e anche gli uomini che ho incontrato mi hanno dato modo di lavorare su me stessa, sul mio essere donna.
Essere una donna in questo mondo disuguale è già di per sè un lavoro, e io sono orgogliosa di dedicarmi ad esso con ogni parte della mia anima e del mio corpo, ogni giorno, con cura. 
Io vivo nella memoria di ogni donna che è riuscita ad essere e a sentirsi donna. 
Tutto l'anno.

5 commenti:

  1. Ciao.
    Ti ho scoperto grazia a Vincenzo Cavaliere. Continuerò a seguirti!
    Per intanto, condivido quanto hai scritto!
    Sono con te in tutto e per tutto! Essere donna è u n avoro nemmeno tanto semplice visto che comuqnue si vive in un mondo molto maschilista. Però, quello che possiamo fare dobbiamo farlo. Anche di più!
    Ciao Patri

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    1. Ciao Patri, felice di conoscerti! Anch'io ho dato un'occhiata al tuo blog, veloce perchè non ho tanto tempo oggi, ma mi riprometto di leggerne di più, per quel poco che ho capito lo meriti sicuramente. E sì, essere donna oggi è ancora una fatica, e te lo dice una che lo è da quasi 63 anni, passati attraverso fasi alterne di lotte e di compromessi mal accettati che mi hanno comunque portato ad una sempre maggiore consapevolezza, che non vuol dire per niente serenità, ma comunque una specie di equilibrio precario che regge il mio sentire contrapposto alla contraddizione della realtà.
      A presto. Gianna.

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    2. E io da quasi 54.... guerra lunga, con battaglie vinte e battaglie perse.
      Serenità a volte sì, a volte no. Consapevolezza di poter dire e fare in vece sempre.
      Ciao e a presto!

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  2. ...ecco perchè me ne guardo bene dal farti gli auguri per questa "festa". La mia stima (come blogger) c'è l'hai tutti i giorni.
    Ciao Gianna.

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    1. Grazie Pino, che bel complimento che mi fai!! Ma come blogger devo ancora farne di strada per arrivare al tuo livello. Forse quando andrò in pensione (se ci andrò) e potrò dedicarmici con più costanza e attenzione...ma addavenì....
      Ah, grazie anche per i non-auguri, ci tenevo. Ciao Pino!

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