08 marzo 2015

Niente mimose, solo rispetto.


Tutto il resto che verra' detto in questa giornata sara' la solita sagra demagogica. 
Io pongo invece una serie di domande:
Quante donne vengono ancora mutilate ogni giorno con la pratica dell’infibulazione?
A quante donne viene ancora negato il diritto all’istruzione?
Quante spose bambine ci sono ancora nel mondo?
Quante bambine ogni giorno vengono rapite, violentate e relegate chissà dove per accontentare danarosi pedofili?
Quante donne e ragazzine sono costrette prostituirsi sulle nostre strade davanti alla nostra occidentale indifferenza?
Certo, noi, donne occidentali, siamo molto fortunate, abbiamo lottato e ottenuto il diritto al voto, allo studio, al divorzio, all’aborto, all’autodeterminazione, ma viviamo ancora in una società prevalentemente maschilista.
I nostri stipendi sono inferiori a quelli degli uomini.
Prima di essere assunta ti fanno firmare le dimissioni in bianco.
A noi tocca ancora la maggior parte del lavoro domestico e la cura dei bambini e dei parenti anziani.
Il tempo pieno è ancora una chimera per la maggior parte degli istituti scolastici.
Abbiamo voce in politica prevalentemente perchè bisogna rispettare le quote rosa.
La cronaca è piena di epsodi di violenza domestica, stalking e omicidi nei nostri confronti.
Qualche giorno fa ho conosciuto una giovane donna, mi ha parlato della sua condizione professionale al limite.
Un contratto che le viene rinnovato di anno in anno, sempre a tempo determinato, ferie e straordinari non retribuiti, ovviamente nessuna tredicesima, malattie mal tollerate, 9 ore lavorative al giorno dal lunedì al sabato, mezz’ora di pausa pranzo, un capannone freddo e glaciale riscaldato da un tubo che getta aria calda solo 15 minuti ogni 2 ore, ovviamente caldissimo in estate e rinfrescato solo da 4 ventilatori domestici con svenimenti frequenti.
Uno stipendio che a stento arriva a 700 euro mensili per oltre duecento ore di lavoro.
Cosa dobbiamo festeggiare, se viviamo ancora in una sorta di medioevo?
Lo stipendio medio delle donne che lavorano nel comprensorio è di 600 euro.
Cosa dobbiamo festeggiare?
Va bene celebrare l’8 marzo come spunto per ricordare l’altra metà del cielo ma c’è ancora tanto da lavorare e da vigilare perché purtroppo i nostri diritti ci vengono tolti ogni giorno, un pezzetto alla volta, a cominciare dalla legge 194.
Un pensiero speciale a tutti gli uomini che tutte queste cose le sanno, ricordando che anche non tutte le donne le sanno.

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