01 maggio 2015

La Strage di Portella della Ginestra - Festa del 1. Maggio 1947 - Mafia-Stato





Nel piano della Portella chiusa in mezzo a due montagne
c'è una roccia sopra l'erba per memoria ai compagni
Alla destra nella roccia al tempo dei Fasci
un apostolo ci parlava donde proviene tutta la ricchezza.
E da allora fino a oggi a Portella delle Ginestre
quando viene il primo di maggio i compagni fanno festa...
E Giuliano lo sapeva che era la festa dei poveri,
una bella giornata di sole dopo tanto piovere,
chi ballava, chi cantava, chi accordava le canzoni
e le tavole apparecchiate con nocciole e torroni!

Ogni asta di bandiera era zappa, braccia e mani
era terra seminata, pane caldo, forno e grano

La speranza di un domani che fa del mondo ua famiglia
la vedevono ormai vicino già contavano le miglia,
l'oratore di quel giorno era Jacopo Schirò,
disse appena: « Viva il primo maggio », e rimase senza parola..

Dal monte della Pizzuta che l'altura più vicina
Giuliano con la sua banda scatenò la carneficina.

A tappeto e a ventaglio
mitragliavano la gente
come una falce che miete
con il fuoco tra i denti
C'è chi piange spaventato,
c'è chi scappa e grida aiuto,
c'è chi alza le braccia
invocando protezione.

E le madri col fiatone
con il fiato – ma senza più fiato
– Figlio mio, (hai) corpo e braccia
un groviglio di piombo!

Dopo un quarto d'ora di quell'inferno, vita, morte e passione
i briganti se ne andarono senza più munizioni
rimasero in mezzo al sangue e all'erba del piano
venti morti, poveretti, che volevano un mondo umano.
E nell'erba li piansero madri e padri inginocchiati
che baciandoli gli lavarono il viso con le loro lacrime.

Epifania Barbato accanto al figlio a terra morto dice:
«Ai poveri persino qua gli fanno la guerra... »
Invece Margherita La Glisceri che era lì coi suoi cinque figli
era stata colpita a morte, e nel ventre, aveva il sesto figlio...

Da quel giorno succede che a Portella, chi ci torna dopo tanti anni
vede i morti in carne e ossa, testa, volti e gambe,
vivere ancora, ancora vivi e può sentire una voce fra cielo e terra
che grida: O giustizia, quando arrivi?
O giustizia quando arrivi?!!


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