Capita nella vita di dover fare delle scelte. Scelte che mettono davanti ad un bivio sconosciuto, senza navigatore ad indicare quale strada prendere.
Capita che in quel momento crollino le certezze e tornare indietro possa sembrare la più saggia delle decisioni perché ciò che si para davanti è imprevedibile.
Ma se si è arrivati a quel bivio non vuol forse dire che c'è stato un cammino che si è percorso fino ad arrivare lì?
E allora, invece di avere paura dell'imprevisto e tornare sui propri passi, non è più stimolante cogliere l'opportunità di soddisfare la curiosità e risvegliarsi dal sonno della stagnazione?
Credo che scegliere una strada incerta significhi credere in ciò che si fa.
Credo che rischiando ci si metta alla prova e si testino le capacità.
Credo che preferire la tensione emotiva della ricerca e della scoperta sia più esaltante della paranoia della routine.
Scelgo la mia strada, altrimenti non vado in nessun luogo.
"Ci sono sempre due scelte nella vita:
accettare le condizioni in cui viviamo
o assumersi la responsabilità di cambiarle".
(Denis Waitley)
Sono d'accordo! (anche perchè, quasi sempre, la situazione corrente .... fa pietà). Poi, per male che vada, se si va piano, senza correre precipitevolissimevolmente... si può sempre tornare indietro! No? No, sulle biforcazioni stradali si può, ma sulle scelte di vita è più complicato... vabbe' diciamo "ecchissenefrega" eeeeh vaiiiiiiiii..........
RispondiEliminaCert che è complicato, nella vita le scelte spesso sono un macigno. Ciao Paolo!
EliminaLa ragazza che ero, e la giovane donna, sceglieva d'impulso i cambiamenti, le strade mai percorse: qualche volta mi sono trovata in splendide strade che portavano in affascinanti luoghi…ma spesso anche in vicoli stretti bui e sassosi. senza la possibilità di tornare indietro. Adesso, guardandomi indietro, mi viene da pensare che tutto fosse già scritto….chissà?
RispondiEliminaNon credo al destino, penso che tutto dipenda dalle scelte che facciamo che, inevitabilmente, portano delle conseguenze. Ciao Mariella!
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