13 gennaio 2018

Distinguo.

C'è una grossa ed ovvia differenza fra molestare e corteggiare e credo che la divina  Deneuve faccia una gran confusione equiparando la libertà sessuale con la libertà di importunare. Non so come si comportino quelli che la corteggiano ma io non definirei espressioni di innocente erotismo le palpatine non richieste nella ressa di un tram, le battutine svilenti di un capoufficio o gli assoggettamenti scorretti di chi tiene in mano le carte delle opportunità. Questa non è seduzione, sono solo atteggiamenti più o meno prevaricatori che fanno parte di quella cultura del "provarci sempre e comunque", del "anche se dice no vuol dire sì". Un gioco sporco di chi non sa, o finge di non sapere, qual'è il confine e che non tiene per niente in considerazione una cosa fondamentale: il consenso, indispensabile anche e soprattutto nella libertà sessuale, che altrimenti non sarebbe più tale.
Quello che è vero è che non bisogna mettere tutto sullo stesso piano della bilancia, fare dei distinguo è necessario.
Esiste la violenza sessuale, lo stupro, condannabile senza appello. In questa sfera si esercita chiaramente l'uso brutale della forza fisica, che è un'espressione dell'abuso di potere. Qui la linea di demarcazione è netta, riconoscibilissima, chiara e non ci possono essere malintesi.
Poi c'è un altro abuso di potere, anche questo da considerare con aperta ripugnanza, che è quello esercitato come ricatto sui luoghi di lavoro. Il produttore o il regista che scarta la giovane attrice perché non ha ceduto fa schifo. Il luminare medico che fa cacciare la giovane infermiera precaria. Il super capoufficio che estorce un disgustato sì alla sua segretaria. Il direttore di un supermercato con la cassiera con contratto a tempo determinato. Tutti fanno schifo alla stessa maniera perché ledono il diritto di poter scegliere senza nessun tipo di costrizione e senza temere conseguenze.
Infine c'è quella zona grigia dove la Deneuve si erge impietosita in difesa degli uomini che dicono di sentirsi un po' confusi perché non riescono a capire dov'è il confine fra corteggiamento e molestia. In realtà credo che lo sappiano benissimo, per intuito, sensazione, esperienza. 
Il confine è sempre e solo il consenso. Se arriva un ceffone o una borsettata vuol dire che la mano morta, l'epiteto o i complimenti insistenti non sono graditi e bisogna smetterla. Un sorriso il contrario.
Credo che non ci vogliano dei geni per capirlo. E credo anche che non ci sia bisogno di stilare decaloghi: questo sì, questo no, questo non si dice. Bastano l'intelligenza, l'educazione e il rispetto, in virtù delle quali ciascuno sceglie come e da chi farsi corteggiare ed eventualmente andarci a letto esercitando quella famosa libertà sessuale che non è esattamente essere oggetto passivo di divertimento, triviale o meno che sia, ma soggetto pensante capace di intendere e di volere.

E poi, scusate, ma io sarei anche stanca di sedicenti femministe che usano gli stessi argomenti di Adinolfi. Che si adornano di buone intenzioni e che lo fanno sulla pelle delle altre, cercando di zittire le molte voci delle donne che vogliono semplicemente autodeterminarsi.


6 commenti:

  1. Cara Gianna, ciò che ti stai dicendo lo penso pure io, i complimenti a una bella donna non sono molestie sessuali!!!
    Ciao e buon fine settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Se sono graditi no, se non sono desiderati sì. Ciao Tomaso!

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  2. Mi Piace davvero molto questo Post, una "visione" non retorica di una problematica delicata. Qual'è il confine, dov'è il limite. Forse sta nelle premesse?
    Nella struttura sociale che giustifica, che relega la donna/femmina/strega in un ruolo invariabilmente "designato"? La tua definizione mi trova concorde. Il limite è stabilito dal buon senso e "schierarsi" in modo dicotomico e tutto sommato inutile, una stoltezza. Poi c'è l'adesione a questo sistema ed alle sue brutture da parte di "donne che ne traggono personali vantaggi" ma questa è un altra storia...
    Ciao Gianna ;)

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    1. Credo anch'io che schierarsi sia utile solo a sollevare polemiche inutili e fuorvianti. L'altra storia è purtroppo una conseguenza dell'asservimento al potere, un mezzo per soddisfare quelle ambizioni di cui parli nel tuo post ;) Ciao Rosa, buon fine settimana!

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  3. Bel post lucido ed articolato. Condivido la tua disamina.

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