È un periodo di lavoro intensissimo (beata te, direbbe
qualcuno!). Sì, è vero, posso definirmi fortunata perché io un lavoro ce l’ho,
anche se ho rischiato di perderlo proprio pochi giorni fa, e sarebbe stata la fine per me, perché non riuscivo
più a sopportare il comportamento irrispettoso del mio “padrone” (che fatica
che faccio a dire questa parola!!!) nei miei confronti. Non parlo del salario,
no, di quello non si può nemmeno discutere. Parlo del modo di frustarmi (a
parole) per spingermi a produrre di più.
“Sfaticata”, “Non fai niente in tutto il giorno”, “Se non ti
va bene basta dirlo” erano le cose più carine che mi diceva per spingermi,
secondo lui, a lavorare con più profitto, per lui naturalmente.
Essendo perfettamente consapevole di quello che faccio e di
come lo faccio, alla fine non ne ho potuto più, gli ho detto chiaramente che
ESIGO almeno rispetto e che se non gli andavo bene doveva essere lui a dirmelo.
Sapete come ha reagito? “Ma dai! Io scherzo sempre! Non mi
conosci bene! Io faccio così solo perché ho un carattere un po’ particolare! Non
volevo certo offenderti! Quello che fai va benissimo!”.
Ecco, scherzava…ma che vuol dire questo? Che fino a che sono
stata zitta lui si è sentito libero di interpretare il suo ruolo nel peggiore
dei modi. Quando ho reagito ad una condizione di vessazione, ha cambiato le
carte in tavola dandomi una pacca sulla spalla e facendo l’amicone.
E vuole anche dire che ha bisogno di me per tirare avanti.
Non ho ottenuto un granché, il mio salario rimane da fame,
ma almeno da ora in poi non avrò più il suo fiato sul collo e i suoi insulti “scherzosi”………almeno
fino alla prossima volta………..
Accettare qualsiasi cosa venga imposta per paura è la cosa
più meschina che uno possa fare. Si perde la dignità e l’amor proprio che, alla
fine, sono le uniche cose che sono rimaste……
P.S. Se non aggiorno spesso questo blog sapete perché…..
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