Io mi faccio sempre molte domande, forse troppe, non c’è mai
una risposta ad ognuna di esse. Ma perché me le faccio? Perché a volte non
capisco e la mia ambizione è capire. Sì, lo so, sono veramente ambiziosa in
questo ma sono così da troppo tempo ormai per sperare di cambiare. Spesso non
capisco i testi che leggo, ma a questo c’è rimedio, vado, cerco e alla fine ci
riesco, con i mezzi che ho a disposizione non è difficile. Quello a cui spesso
non so dare un significato, nonostante mi sforzi di sondare le più remote
possibilità, sono i comportamenti delle persone, il loro modus ragionandi, la
loro tecnica sviluppatrice di logica comportamentale. E dire che di esperienza
ormai ne dovrei avere, più di mezzo secolo di frequentazione di esseri umani
dovrebbe fare la differenza. E invece no, a volte rimango interdetta, persino
meravigliata e spesso anche confusa fino a che non decido di lasciar perdere,
mi arrendo. Quando sono in una di queste situazioni mi viene in mente quel
famoso detto “la madre degli imbecilli è sempre incinta”, ma mi sembra più un’offesa
che una constatazione. Io credo nell’uguaglianza delle persone, nella loro
buona fede, ho fiducia nel prossimo e ritengo che tutti potremmo usare più o
meno allo stesso modo quella meravigliosa macchinetta di materia grigia che ci
ritroviamo ben protetta nel cranio. Certo, sono anche consapevole che alcuni
possano non aver letto il libretto delle istruzioni, o averlo letto all’incontrario
magari, ma dovrebbero essere casi sporadici, ininfluenti rispetto alla totalità
dei normo-pensanti. La cosa assurda è che non di rado anche persone molto
“quadrate”, intelligenti e razionali ( o almeno così appaiono) cadono in
comportamenti illogici, impulsivi e incoerenti. Ho conosciuto un imprenditore
che lavorava 20 ore al giorno per paura di diventare povero, ed è morto a soli
51 anni d’infarto per il superlavoro, senza mai essersi goduto i suoi soldi, manco
per una vacanza. Una mia amica sta attenta a pulire la cornetta del telefono
per paura dei germi, e passa ore ad arrostirsi al sole d’estate e fa le lampade
d’inverno, incurante di qualsiasi rischio pur di avere un colorito sano (dice
lei!!). Il mio medico non faceva che raccomandare esercizio fisico e diete sane
e vegetariane e una notte si è schiantato contro un albero a 200 all’ora, ubriaco
e impasticcato. E che dire di quelli che fanno gli amiconi per una sera,
promettono frequentazioni assolutamente necessarie perché non possono fare a
meno dell’amicizia e poi scompaiono nel nulla? Sì, d’accordo, questi ultimi
sono solo ipocriti fanfaroni, ma quanta gente c’è che si rifugia nei luoghi
comuni mostrando poi un’evidente incoerenza comportamentale? Tipo il vicino di
casa che mi saluta solo quando non è in compagnia della moglie altrimenti fa
finta di non conoscermi?
Allora: sono io che sono strana o sono gli altri che pensano
che io sia imbecille?
O ancora: sono loro gli imbecilli o sono io che dovrei
lasciar perdere e farmene una ragione?
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