06 gennaio 2014

Sono io che sono strana o sono gli altri che pensano che io sia imbecille?



Io mi faccio sempre molte domande, forse troppe, non c’è mai una risposta ad ognuna di esse. Ma perché me le faccio? Perché a volte non capisco e la mia ambizione è capire. Sì, lo so, sono veramente ambiziosa in questo ma sono così da troppo tempo ormai per sperare di cambiare. Spesso non capisco i testi che leggo, ma a questo c’è rimedio, vado, cerco e alla fine ci riesco, con i mezzi che ho a disposizione non è difficile. Quello a cui spesso non so dare un significato, nonostante mi sforzi di sondare le più remote possibilità, sono i comportamenti delle persone, il loro modus ragionandi, la loro tecnica sviluppatrice di logica comportamentale. E dire che di esperienza ormai ne dovrei avere, più di mezzo secolo di frequentazione di esseri umani dovrebbe fare la differenza. E invece no, a volte rimango interdetta, persino meravigliata e spesso anche confusa fino a che non decido di lasciar perdere, mi arrendo. Quando sono in una di queste situazioni mi viene in mente quel famoso detto “la madre degli imbecilli è sempre incinta”, ma mi sembra più un’offesa che una constatazione. Io credo nell’uguaglianza delle persone, nella loro buona fede, ho fiducia nel prossimo e ritengo che tutti potremmo usare più o meno allo stesso modo quella meravigliosa macchinetta di materia grigia che ci ritroviamo ben protetta nel cranio. Certo, sono anche consapevole che alcuni possano non aver letto il libretto delle istruzioni, o averlo letto all’incontrario magari, ma dovrebbero essere casi sporadici, ininfluenti rispetto alla totalità dei normo-pensanti. La cosa assurda è che non di rado anche persone molto “quadrate”, intelligenti e razionali ( o almeno così appaiono) cadono in comportamenti illogici, impulsivi e incoerenti. Ho conosciuto un imprenditore che lavorava 20 ore al giorno per paura di diventare povero, ed è morto a soli 51 anni d’infarto per il superlavoro, senza mai essersi goduto i suoi soldi, manco per una vacanza. Una mia amica sta attenta a pulire la cornetta del telefono per paura dei germi, e passa ore ad arrostirsi al sole d’estate e fa le lampade d’inverno, incurante di qualsiasi rischio pur di avere un colorito sano (dice lei!!). Il mio medico non faceva che raccomandare esercizio fisico e diete sane e vegetariane e una notte si è schiantato contro un albero a 200 all’ora, ubriaco e impasticcato. E che dire di quelli che fanno gli amiconi per una sera, promettono frequentazioni assolutamente necessarie perché non possono fare a meno dell’amicizia e poi scompaiono nel nulla? Sì, d’accordo, questi ultimi sono solo ipocriti fanfaroni, ma quanta gente c’è che si rifugia nei luoghi comuni mostrando poi un’evidente incoerenza comportamentale? Tipo il vicino di casa che mi saluta solo quando non è in compagnia della moglie altrimenti fa finta di non conoscermi?
Allora: sono io che sono strana o sono gli altri che pensano che io sia imbecille?
O ancora: sono loro gli imbecilli o sono io che dovrei lasciar perdere e farmene una ragione?

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