25 luglio 2012

A A A. Cercasi rivoluzionario disperatamente.


Eh sì, perché di questo ha bisogno l’Italia, e anche l’Europa intera, il mondo intero! Attenzione, non sto parlando di guerriglieri o bombaroli:  servirebbe un leader (o una leader, perché no?), o anche più di uno che è meglio, rivoluzionario nel pensiero e soprattutto nell’azione politica ed economica. Qualcuno capace di dare un calcio a tutto quanto e ricominciare dalle fondamenta. Sì, perché mi sa che i problemi ormai siano un po’ troppi e di non facile soluzione per sperare di metterci una pezza.
Vogliamo ricordarne qualcuno? Vogliamo parlare di partiti  che stanno cercando disperatamente di rimanere a galla arrampicandosi sullo specchio dell’ennesimo cambiamento di legge elettorale su cui nemmeno riescono a mettersi d’accordo? Vogliamo parlare di una sinistra che ormai non sa più che definizione darsi? Moderna, liberale, cattolica, radicale, liberista, e i cui componenti farlocchi hanno da tempo trovato il modo di uniformarsi comodamente al resto della truppa accampandosi nel miglior albergo nazionale che serve lauti stipendi e regali privilegi a colazione, pranzo e cena? Vogliamo parlare di un miliardario imbalsamato che vuole riprovare a mandare tutti a puttane perché dice di amare questo paese? O di uno speculatore svizzero-canadese che vuole smobilitare la più grande fabbrica italiana e ha come obiettivo il ritorno allo schiavismo? Vogliamo parlare di quella legge di cui tv e giornali benevoli non parlano per non spaventarci che prevede che in vent’anni si debba abbattere il debito fino al 60% del Pil? O delle politiche recessive a go go? O della corruzione?
Visto quanti argomenti ci sono anche solo nel nostro orto?
E quante ricette vengono proposte? Tante!!! Ognuno ha la sua, certa, assolutamente necessaria! Tutte improntate al cambiamento, ovviamente! Perché è questo che serve! Lo stesso cambiamento che viene proposto da sempre e che altro non ha prodotto che la situazione che stiamo vivendo: un paese tenuto nell’ignoranza, in ostaggio, ricattato, imbavagliato, dove non si decide per se stessi nemmeno in procinto di morte. Dove si muore su quel niente di lavoro che c’è e per quello che non c’è più. Dove le case vengono tolte per debiti di poche migliaia di euro. Dove la sovranità nazionale non si sa nemmeno cosa sia perché sono gli Usa, la Nato, il Vaticano, le Banche, le Mafie a decidere. Dove non esiste nemmeno la parvenza della libera informazione, dove vige censura e omertà. Dove vivere fa paura perché c’è il più alto tasso di criminalità d’Europa.
Un paese insomma dove c’è tanto da cambiare e dove c’è sempre il profeta di turno che promette il miracolo, ma dove manca ciò che servirebbe veramente: qualcuno capace di ribaltare davvero tutto quanto! In grado di dire con chiarezza che cosa ci aspetta e come si potrebbe provare a uscire dal tunnel, invece di prolungare l’agonia di un Paese cancellando i diritti, prosciugando i risparmi delle famiglie, azzerando lo stato sociale, cedendo la sovranità nazionale e svendendo a pezzi il patrimonio pubblico. Senza peraltro lasciar intravedere neppure una speranza di sviluppo e di ripartenza.
Basterebbe arrivasse un esempio concreto, qualcuno che avesse il coraggio di gridare che “il re è nudo” e desse un calcio alla prima tessera; con la speranza di far venire giù tutto il percorso del domino. E che naturalmente riuscisse ad avere un seguito popolare sufficiente a imprimere la svolta in modo democratico e possibilmente pacifico, anche se le rivoluzioni non sempre sono del tutto incruente. 
Il problema è che all’orizzonte si vedono solo mezze figure: senza idee, senza sogni, senza coraggio.
E per trovare un leader, purtroppo, non si può mettere un annuncio sul giornale, organizzare un reality o pubblicare un appello su internet.

7 commenti:

  1. Ci proverei io se non fossi così ignorante... Per ora! Studio economia giusto per capirci qualcosa di questo pazzo mondo. Chissà che quando finirò i miei studi non mi dedichi alla politica. Anche se ci vuole una certa personalità, e io davanti ad una folla di gente divento.... Timido xD

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    1. Ci vuole una certa personalità, è vero, ma bisogna soprattutto essere convinti di lavorare per il bene comune e non per il proprio interesse personale. Non servono tante nozioni, basta avere un pò di ideali giusti.

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  2. Mi candido io. Ho 50 anni, laureato in Scienze Politiche con il massimo dei voti, parlo 4 lingue. Ho girato in lungo e largo, sono un ex di tutto, ex atleta (della Nazionale Italiana di uno sport minore,)ex manager di una multinazionale, ex maestro di canto, ex operaio, ex di tante altre cose che ho lasciato per progredire mentalmente e spiritualmente. Sono cresciuto con l'ideale della libertà e della competizione fino a ripudiarle entrambe, perchè l'uomo non è mai libero finchè compete e per competere devi nascere in un Paese libero. Ora vi dico che se mi volete lascio in garanzia dei miei buoni propositi la mia famiglia e il mio patrimonio oltre alla mia vita. In cambio però chiedo persone altrettanto disposte a perdere tutto per rifondare il nostro Paese. Contiamoci sentiamoci aggreghiamoci e che Dio ce la mandi buona. Un saluto a Tutti da Italia libre.

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    1. @Anonimo, svelati. Gente che ha voglia di cambiare ce n'è tanta, ha solo bisogno di proposte e fatti chiari e concreti.

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  3. innanzi tutto,sospendere la costituzione,poi fare pulizia nella politica,nel sottobosco del governo,eliminare le province e le regioni,istituire max.5 macro regioni,accorpare i comuni1 comune,min 1000000 di abitanti.tutto questo,per eliminare tutta la pletora di gente che con la politica ci marcia.poi eliminare la burocrazia,i sindacati tornino a fare il loro lavoro.....tutto questo e altro ancora,fatto da un gruppo di persone di specchiata ONESTA!sanita,scuole gestite dalle regioni,a Roma solo la politica estera e poco altro........ma questo è un sogno!

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  4. Non c'é che dire: un bel ragionamento, ma a che serve?
    Bisogna essere onesti nel ragionare: se si vuole un cambiamento occorre sapere anche quali sono i costi dello stesso. Si propone cambiamento di mentalità, impostazione, di rapporti della politica, ma una situazione incancrenita, ingessata, oserei dire mummificata come la nostra, non può cambiare a costo zero. I leaders forti o capaci non nascono da situazioni tranquille, ma da sommovimenti.
    Quindi ci vuole un ribaltamento che sotterri il vecchio per dare spazio al nuovo, e non senza sacrifici; anche tosti. Guarda in Siria cosa costa il cambiamento: circa 20000 morti.
    Se si vuole un cambiamento RADICALE con scambio di fiori e biscottini, siamo sulla strada sbagliata e si otterrà un ingessamento della situazione attuale che è quello che stà avvenendo, altrimenti occorre cambiare ottica.

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  5. X TUTTI GLI INDECISI
    Alle prossime Elezioni Ho deciso di tornare a votare
    e dare la mia fiducia al (movimento 5 stelle )
    come si usa dire a Firenze non c’è rimasto nemmeno gli occhi per piangere
    Non avendo niente da perdere anzi per la prima volta Ha 73 anni
    direi di poterci guadagnare un futuro
    per i figli e per tutti i giovani .
    le prossime Elezioni saranno il Banco di prova per il Nuovo che sta nascendo
    fungerà da (Spada di Damocle) sulla testa di chi ci ha sfruttato per 64 anni
    sarà di esempio guadagnandosi sul campo la Fiducia
    del Popolo degli Onesti. VITTORIO

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