11 luglio 2012

Tutta colpa del caldo!


Tre giorni fa c’è stato un incendio. Beh, certo, con questo caldo, non meraviglia nessuno. C’è però una stranezza in questo piccolo incidente che non ha distrutto ettari di boschi ma bensì…... i reperti dell’attentato di Brindisi in cui ha perso la vita una povera fanciulla di sedici anni. 
Non ci sono notizie di altri danni ad altri reperti.
L’incendio è scoppiato alle 4 del mattino nel centro della Polizia scientifica che ha sede sulla via Tuscolana a Roma. 
Il motivo? Autocombustione!
Ma che coincidenza!! Proprio mentre i posti chiave della polizia sono oggetto di uno tsunami in seguito alla sentenza Diaz e a continuare l’inchiesta di Brindisi ci saranno altri colleghi, abbiamo la scoperta del fenomeno di "autocombustione" in un locale che dovrebbe essere protetto dagli incendi a norma di legge e frequentato da specialisti tipo NCIS come ci mostra la TV.
I nuovi dirigenti non potranno più , dunque, indagare granché e dovranno accontentarsi della dichiarazione di autoaccusa del killer-cretino che si fa filmare e si incolla tre bombole in spalla.
Ora, io non voglio dare colpe a nessuno, visto che non ci sono prove concrete, ma una domanda me la faccio:
alle 4 del mattino c’è così tanto caldo da far incendiare un laboratorio di polizia scientifica dotato di sistemi di sicurezza, scomparti per sostanze volatili ed infiammabili e tutta una serie di strutture e oggettistica adibite alla salvaguardia dell'uomo e del laboratorio?
Che dire? Caronte o Minosse che sia ci ha dato un gran mano, la verità è presto stabilita, soprattutto inconfutabile: il processo è finito!
Finalmente una giustizia certa e veloce!

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