25 maggio 2012

“Schiavo non è tanto colui che vive oppresso dalle catene, ma piuttosto chi non riesce neppure ad immaginare la libertà” (Silvano Agosti)


Dedicato a chi mette in discussione il comma, la tassa, l’accisa, senza mai mettere in discussione il Sistema, con i suoi dogmi assurdi e fuorvianti: la crescita, la competizione, il profitto ecc, e a chi crede al brutto racconto che il potere fa dell’anarchia. Il giorno che la maggioranza della gente capirà l’anarchia ed avrà il coraggio di svegliarsi liberamente anarchica questo mondo potrà finalmente cambiare.

Tratto da: “Lettere dalla Kirghisia” di Silvano Agosti, un libro, a metà tra reportage e testo utopico, che racconta il miracolo di una società a misura d'uomo, in un paese dove tutti noi vorremmo vivere, dove si impara giocando, dove a 18 anni viene regalata una casa, si lavora 3 ore al giorno, chi ha voglia di fare l’amore si appunta sul petto un fiore blu, i politici guadagnano quanto le persone normali, ecc. ecc. Un mondo ideale, insomma.

Caro Abuniag Trinzek (cittadino della Kirghisia),
hai sollevato un bel vespaio con la tua lettera nella quale mi descrivevi le novità sociali del tuo Paese.Tra l’altro, giustamente, ha colpito i lettori il fatto che da voi, in Kirghisia, si lavora finalmente, con lo stesso stipendio, solo un giorno la settimana e gli altri sei giorni ognuno può dedicarli alla vita, alla scoperta del mondo, all’incontro vero con i propri simili. Devi sapere che qui da noi nessuno si è accorto che le nuove tecnologie hanno centuplicato la produzione della ricchezza che si può effettuare in una giornata lavorativa e lasciato misteriosamente intatti gli orari di lavoro, ne tanto meno si sono accorti che da oltre mezzo secolo i loro figli vengono obbligati a starsene seduti, tra scuola e compiti, circa otto ore al giorno, e che, alla fine dei loro corsi di studi, a qualsiasi domanda culturale spesso rispondono “boh!” O che la sanità sembra produrre più morti che guarigioni o che le carceri sono ricolme di poveri disgraziati e che le loro televisioni parlano solo di futilità, pestaggi, ammazzamenti (come i film che affollano le sale cosiddette “cinematografiche”).
Qui ormai è impossibile immaginare un modo diverso di organizzare la vita, perché tutti i grandi intellettuali ufficiali non propongono riflessioni nuove sull’organizzazione del lavoro, della cultura, della vita in generale, perché ognuno ci tiene a far bella figura con l’apparto, che li paga bene affinché rimangano allineati con le tematiche in vigore.
In questi giorni tutti sono diventati espertissimi sull’Islam e sui Paesi d’Oriente, ma nessuno accenna al tuo, la Kirghisia, dove finalmente è l’essere umano a trionfare e la struttura sociale non ha più la forma di una piramide, come qui da noi, con ai vertici i poteri e un po’ più sotto i privilegiati, e poi più sotto i lavoratori, i disoccupati, gli emarginati, i senzatetto alla base. Credo di aver capito che da voi finalmente la struttura sociale è a forma di sfera con al centro la vita e tutti gli esseri umani sono equidistanti dal centro, perché avete scoperto che “vivere” e “lasciar vivere” è la vera beatitudine, mentre qui da noi ci si accontenta di “produrre e consumare sempre di più” (a costo di ridursi in miseria, ammazzarsi di lavoro, e distruggere la Terra per trasformarla in una uniforme discarica). Alcuni hanno addirittura confuso la Kirghisia con il Kirghistan, forse non potendo neppure concepire che esista un Paese nel mondo che si ponga come unico e prioritario obbiettivo il rispetto per la vita, il benessere e la liberta. Altri hanno affermato “l’irrilevanza” di tue rilevazioni come: “Ognuno qui da noi, essendo obbligato a lavorare solo un giorno la settimana, può vivere accanto ai suoi figli, agli amici, agli amori e rendere le proprie giornate più simili a una festa che non, com’era prima da noi e come credo sia anche da voi, a una vera e propria condanna”.
O anche che: “Gli stadi qui da noi sono ormai semivuoti perché gli spettatori, invece di andarsene a vedere gli altri a giocare, si sono messi a giocare loro stessi”. O perfino che: “Ogni anziano è nominato ad honorem ‘insegnante di vita’ e viene invitato nelle scuole a raccontare la propria esperienza e la propria visione del mondo, e ha diritto dai settant’anni in su a mangiare gratuitamente in tutte le mense statali e a circolare sempre gratuitamente su autobus, metropolitane, treni e aeri, nonché a frequentare cinema e teatri senza alcuna spesa”. Insomma un lettore ha scritto sdegnato che tutte queste non sono che delle misere banalità, luoghi comuni e che significano soltanto che tu non hai nulla da dire, tra l’altro attribuendo a me il tuo scritto. Avevi ragione quando nel finale della tua lettera affermavi: “Certo per ora non conviene divulgare troppo queste notizie, potrebbero gettare la maggioranza di voi in uno stato di disperazione”. L’incredulità sull’esistenza stessa di uno Stato sociale che metta in primo piano il benessere dei propri cittadini è, come temevi tu, un sintomo di nascosta disperazione. Del resto i nostri padri ci hanno tramandato che “schiavo non è tanto colui che vive oppresso dalle catene, ma piuttosto chi non riesce neppure ad immaginare la libertà”

Peccato che la Kirghisia sia pura utopia… anche se esiste come stato e la qualità di vita è sicuramente più umana. Ma l’utopia cos’è? L’utopia è tale fintanto che pochi la sognano, ma quando si raggiunge il limite quantistico questa diventa realtà. Quindi la realtà esiste quando in tanti la sogniamo e realizziamo!

Qui potete ascoltare Silvano Agosti.

5 commenti:

  1. Se i lavoratori
    subiscono ricatti sul lavoro
    lo devono a tutte le categorie sindacali la loro colpa? avere diviso i lavoratori
    (come?) politicizzando il Sindacato per favorire i padroni ( come? )
    semplice ogni categoria sindacale rappresenta una fazione politica.

    Tutte le fazioni politiche rispondono a l’interesse delle lobby che rappresentano
    chi sono le lobby? Sono i padroni ( che i sindacati dovrebbero combattere)
    e come li combattono? indebolito la catena dei lavoratori ( come? )
    creando disuguaglianza negli stipendi ( vedi categoria metalmeccanici – edilizia – ferrotranvieri- artigiani-ecc)
    mentre il costo della vita è lo stesso per tutti.
    Lavoratori ricordatevi che l’unione è come una catena ( fa la forza).
    PS Non c’è nessuna differenza fra ( Democrazia e Comunismo)
    Sino a che nel Mondo prevarrà la cupidigia
    il Popolo sarà Sempre sfruttato dalla classe dominante.

    La differenza ci sarà quando il credo delle due forze Politiche
    Si completerà fondendosi ha formare un solo credo ( EGUAGLIANZA SOCIALE)
    UTOPIA ? VITTORIO

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    1. Grazie Vittorio, logica e lucidità di analisi, come sempre, ti contraddistinguono!

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  2. ciao gianna, pare che in svizzera si facciano prove generali di kirghisia:
    http://info.rsi.ch/home/channels/informazione/info_on_line/2012/04/12--Iniziativa-per-un-salario-minim

    questo è il film:
    http://www.youtube.com/watch?v=ExRs75isitw
    (sottotitoli da attivare, tasto "cc" in basso a destra)

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    1. @zapper, grazie per la segnalazione, faccio girare.

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  3. http://digilander.libero.it/VNereo/nel-tempo-dello-schiavo-cretino.htm

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