-Ogni essere umano deve avere la possibilità di realizzare
completamente se stesso, di svilupparsi liberamente, senza imposizioni,
costrizioni, premi, castighi.
-L'individuo, che non ha alcun bisogno di delegare ad altri
la gestione dei suoi interessi né di essere “rappresentato”, ha pieno diritto
di scelta.
-Ritrovare, ricostituire l'ordine naturale delle cose e della
vita, deformato e stravolto nel tempo dalle varie forme di sopraffazione, di
dominio, di sfruttamento e di potere.
-Amministrazione degli affari sociali ed economici affidata a
piccoli gruppi locali, libere associazioni tra individui, senza regie
dall'alto, senza padroni o capi di alcun genere. Quindi federazioni di comuni e
di lavoratori, coordinate tra loro in modo circolare e orizzontale, fondate
sull'autogestione e la cooperazione, una rete organica di interessi che si
equilibrano a vicenda, basata sulla naturale tendenza degli uomini ad aiutarsi
reciprocamente, senza necessità alcuna di schemi artificiali di coercizione
(mutualismo ed associazionismo).
-La produzione il più possibile locale e differenziata a
seconda del terreno.
-Grande importanza e valorizzazione dell'artigianato, del
lavoro concreto, bello, creativo, degli oggetti fatti per durare e non “usa e
getta” come è nella logica del consumismo.
-Impatto ambientale più basso possibile.
-Rifiuto, oltre a qualsiasi forma di monopolio dei mezzi di
produzione e dei prodotti, della divisione gerarchica del lavoro (intellettuale
e manuale).
“Qualsiasi legge deve comparire prima di tutto davanti al
tribunale della nostra coscienza.”
Elisée
Reclus.
“V'è un solo potere al quale posso prestare un'obbedienza
convinta: la decisione della mia intelligenza, il comando della mia coscienza.”
William Godwin
Tratto da qui.
ottimo... io ci provo, ma c'è sempre qualcuno che si intromette.
RispondiEliminaGià, chissà perchè.....
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