19 giugno 2016

Ci sono due cose che nella società si sono perse:‭ ‬il sapere che,‭ ‬per ottenere qualcosa sia sul piano materiale sia su quello del pensiero,‭ ‬è necessario impegnarsi‭; ‬senza impegno non vi è alcuna trasformazione della nostra vita,‭ ‬né della società in cui viviamo‭; ‬e l’altra cosa è la capacità di riflettere su quanto accade a noi e intorno a noi in modo critico.‭ ‬E questo perché i principali media cercano di conquistare la nostra attenzione e la nostra emotività,‭ ‬evitando che si possa avere il tempo di riflettere sul messaggio,‭ ‬e quindi di prendere per buone le notizie che ci danno superficialmente.‭ ‬E la cosa peggiore è che,‭ ‬dopo,‭ ‬prendiamo decisioni velocemente e passando sopra ogni cosa.‭ ‬Dimenticando che le decisioni hanno bisogno di tempo per essere prese.‭
‬Con le condizioni di globalizzazione che viviamo oggi,‭ ‬dove la possibilità di accesso alle informazioni è semplice e veloce‭ ‬-‭ ‬con un semplice click si possono avere migliaia di informazioni in pochi secondi‭ – ‬è sconcertante che,‭ ‬nonostante ci siano maggiori probabilità di acquisire nuove conoscenze,‭ ‬molti preferiscano ancora il sensazionalismo,‭ ‬trascinati dall’impostazione dei media,‭ ‬senza obiezioni‭; ‬la grande maggioranza preferisce ancora basarsi su quello che si legge sui media‭ ‬per sviluppare la propria opinione,‭ ‬e non per quello che il pensiero critico le dice.

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