05 febbraio 2017

La vendetta.

Mi ha colpito molto la storia di Vasto e ho provato a pensare come mi sentirei se qualcuno mi privasse dei miei affetti più cari. Io sono vendicativa a caldo, poi razionalizzo ma non riesco a perdonare, esigo un castigo, e sicuramente mi sentirei frustrata se la giustizia non mi desse soddisfazione. Ma l'occhio per occhio, il dente per dente non rientra nel mio modo di pensare. Piuttosto mi siedo sulla riva del fiume e aspetto che il cadavere passi e l'esperienza mi conferma che prima o poi, qualche volta, succede.
Capisco che un dolore grande possa annebbiare la mente, ma chi si munisce di una pistola sa fin troppo lucidamente l'uso che ne vuole fare. Capisco anche che un automezzo può essere lesivo anche senza una volontà precisa, ma chi si mette alla guida deve saperlo controllare adeguatamente perché può diventare arma anch'esso.
In questa storia ci sono più colpevoli e i dolori distribuiti lasceranno segni indelebili in tante persone. 
Credo però che chi decide scientemente di sopprimere una vita sia più colpevole di altri.

Nessun commento:

Posta un commento

Una tua opinione è sempre gradita...o anche un semplice saluto. ;)