12 febbraio 2017

Lettera aperta delle api agli umani.

Da A-Rivista Anarchica.

Gentili Umani,
abbiamo letto con piacere le pagine a noi dedicate (”A” 410, ottobre 2016, rubrica “Senza confini” di Valeria De Paoli, Salviamo i pronubi), in cui si parla di ciò che ci sta affliggendo.
Tutte informazioni corrette e vi ringraziamo, ciononostante ci sentiamo di porre l'accento su alcune questioni che, dal nostro punto di vista, non sono state poste nel modo corretto. Citate tra le principali cause della moria della nostra specie pesticidi/insetticidi e parassiti alloctoni. Vero! Ma ci sembra che vediate la pagliuzza, tralasciando la trave. La causa principale del nostro progressivo declino, cari Umani, siete voi e ve ne spieghiamo senza tanti giri di parole il motivo.
Voi avete posto le basi per l'avvio della sesta estinzione di massa; ogni anno grazie alle vostre scelte vengono spazzate via centinaia di specie del mondo animale e vegetale, erodendo ad una velocità sorprendente la biodiversità del nostro sistema.
Vedete, noi potremmo anche far fronte a qualche milione di ettari di agricoltura intensiva trattata con pesticidi, potremmo anche far fronte alla riduzione quantitativa delle aree in cui possiamo cibarci o all'attacco di parassiti che voi ci avete portato, ciò a cui, forse, non riusciremo a far fronte è il cambiamento climatico che produce la scomparsa dell'ecosistema in cui noi viviamo insieme a voi.
Cari Umani, non rivolgete a noi le vostre attenzioni, pensate a voi stessi. Pensate a quello che mangiate, all'acqua che bevete, all'aria che respirate, ai nidi in cui vivete, al sistema sociale che vi siete dati. Noi non abbiamo bisogno di voi, siamo su questa terra da milioni di anni, da molto più tempo della vostra specie ma voi avete bisogno di noi e nonostante tutti gli sgambetti che ci fate, con generosità continuiamo a darvi doni preziosi, che a voi sembrano scontati. L'apicoltura non favorisce la nostra sopravvivenza, favorisce la vostra, ed è per questo motivo, ed unicamente per questo motivo, che dovete sostenerla.
Un ultimo monito dunque: fate attenzione a quale apicoltura volete sostenere, anche da questo dipenderà la vostra conservazione ed è per aiutarvi che abbiamo deciso di dare spazio in questa nostra lettera ad alcuni Umani che hanno a che fare con noi quotidianamente. Vi lasciamo con le loro parole.
Come anarcoapicoltori e apicoltrici vi proponiamo una visione più ampia dell'argomento “declino degli insetti pronubi”. Avete giustamente citato le avversità ambientali e quelle derivanti dall'amata globalizzazione ma avete completamente trascurato i danni causati dalla stessa apicoltura. Con infinita leggerezza, gli apicoltori e le apicoltrici oggi si ritengono i salvatori della biodiversità,trascurando completamente o ignorando volutamente, che molte pratiche apistiche sono alla base della trasmissione di malattie, indebolimento
del sistema immunitario e conseguente perdita di interi alveari.
Non siete apicoltori/apicoltrici e cercheremo di spiegarci meglio.Anche se odiamo essere inclusi nell'elenco degli allevatori, siamo considerati tali. Però non abbiamo a che fare con mammiferi con i quali nei secoli abbiamo sviluppato una certa empatia, ma con insetti! Nell'allevamento apistico si inizia a “svalvolare” completamente così come è avvenuto e avviene tutt'ora nell'allevamento intensivo di mammiferi e volatili.
Siamo alle solite, restare concorrenziali sul mercato a discapito del benessere stesso dell'animale che ti permette di vivere, e allora tutto è lecito: zucchero liquido come fonte di nutrimento, proteine vegetali come soia e lieviti per compensare la mancanza di pollini, esasperazione della produzione spostando gli alveari come fossero roulotte di una carovana circense.
Per non parlare poi del taglio delle ali della regina, dello scambio di telai di covata da un alveare ad un altro per livellare lo stato numerico delle famiglie o l'uso di prodotti non autorizzati per debellare la varria.
Insomma gli umani che lavorano con le api sono attivi e partecipi al processo di estinzione dell'apis mellifera quando l'obiettivo è il profitto.

Brigata api d'assalto
brigataapidaassalto@bruttocarattere.org



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