24 aprile 2012

Un giorno dopo l'altro.....

Un giorno dopo l'altro
il tempo se ne va
le strade sempre uguali,
le stesse case.
Un giorno dopo l'altro
e tutto è come prima
un passo dopo l'altro,
la stessa vita.
E gli occhi intorno cercano
quell'avvenire che avevano sognato
ma i sogni sono ancora sogni
e l'avvenire è ormai quasi passato.
Un giorno dopo l'altro
la vita se ne va
domani sarà un giorno uguale a ieri.
La nave ha già lasciato il porto
e dalla riva sembra un punto lontano
qualcuno anche questa sera
torna deluso a casa piano piano.
Un giorno dopo l'altro
la vita se ne va
e la speranza ormai è un'abitudine.

Questa canzone mi è venuta in mente leggendo questa notizia
Sabato si è suicidato Savas Metoikidis, 45 anni. Si è impiccato come risposta finale alle imposizioni della troika alla Grecia. Il suo è un atto che non condividiamo. Nonostante questo diamo un significato politico a questo atto e pubblichiamo la lettera che Savas aveva scritto allo scoppio della rivolta del dicembre 2008, seguita immediatamente dopo l'uccisione del giovane Alexis Grigoropoulous per mano della polizia: 

Chi sono dopotutto i teppisti?
Violenza è lavorare per 40 anni per delle briciole e... chiedersi se si riuscirà a smettere
Violenza sono i titoli finanziari, i fondi assicurativi saccheggiati, la truffa in borsa.
Violenza è essere costretti a stipulare un mutuo per una casa che si finisce per pagare come se fosse fatta d'oro.
Violenza è il diritto del tuo capo di licenziare in qualsiasi momento voglia farlo.
Violenza è la disoccupazione, la precarietà, sono i 700 euro al mese con o senza contributi previdenziali.
Violenza sono gli "incidenti" sul lavoro, perché il padrone riduce i costi di gestione a scapito della sicurezza dei lavoratori.
Violenza è prendere psicofarmaci e vitamine per far fronte agli orari di lavoro
Violenza è essere una donna migrante, è vivere con la paura di essere cacciato dal paese in qualsiasi momento e vivere in una costante insicurezza.
Violenza è l'essere casalinga, lavoratrice e madre allo stesso tempo.
Violenza è quando ti prendono per il culo al lavoro dicendo: 'dannazione, sorridi, è chiedere troppo?'
Quello che abbiamo vissuto io lo chiamo rivolta.
E proprio come ogni rivolta appare come una prova generale della Guerra Civile, ma puzza di fumo, gas lacrimogeni e sangue.
Non può essere facilmente sfruttata o controllata. Accende le coscienze, si rivela e polarizza le contraddizioni, e promette, almeno, momenti di condivisione e di solidarietà. E traccia i percorsi verso l'emancipazione sociale.
Signore e signori, benvenuti alle metropoli del caos! Installate porte sicure e sistemi di allarme alle vostre case, accendete il televisore e godetevi lo spettacolo. La prossima rivolta sarà ancora più agguerrita, mentre il marciume di questa società si approfondisce … Oppure, potete prendere le strade al fianco dei vostri figli, potete scioperare, potete osare di rivendicare la vita che vi stanno derubando, potete ricordarvi che una volta eravate giovani e volevate cambiare il mondo. 
Savas Metoikidis

......E gli occhi intorno cercano quell'avvenire che avevano sognato ma i sogni sono ancora sogni e l'avvenire è ormai quasi passato......

2 commenti:

  1. LO SPECCHIO DEL PASSATO
    Immagini riflesse in un mondo senza Anima.
    Risa di bambini risvegliano in me ricordi di un passato lontano
    dove dignità e rispetto erano l’unica ricchezza
    i RIONI erano l’ anima della città
    per strada si giocavano giochi inventati dalla fantasia
    le botteghe di artigiani davano risalto al folklore creativo
    rumori di vita riempivano il quotidiano profumi voci di fanciulli che giocano
    il brusio delle massaie che si scambiano pettegolezzi su i fatti del giorno appena trascorso
    le malignità alla prima occorrenza lasciavano il passo alla solidarietà.
    Hai nostri giorni Tutto questo non esiste più
    l’ Anima rionale rivive solo nei ricordi di quei fanciulli oggi vecchi
    che quando passano di li sentono ancora il bisbiglio
    dell’ANIMA VITTORIO

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    1. Grazie Vittorio. Io me le ricordo bene quelle sensazioni, le ho vissute e proprio per questo le rimpiango. Soprattutto una cosa che tu dici mi colpisce: la solidarietà, quella vera, quella che ti aiuta sul serio quando hai bisogno. Hai ragione, tutto questo non esiste più, ce lo siamo dimenticato e qualcuno non l'ha nemmeno vissuto.

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