Di Alessandra Daniele.
L’essere riusciti a schiodare il culo flaccido di Berlusconi dal seggio
senatoriale è uno dei pochi ricordi positivi che il 2013 lascerà nella
nostra memoria. In tasca non ci ha lasciato niente, e la nuova stagione
fiscale è appena cominciata. Sono in arrivo la TRASI, tassa sulle
entrate, non intese come finanziarie, ma come porte d’ingresso; la TREK,
tassa quinquennale che arriva dove nessun’altra era mai giunta prima; e
la cosiddetta tassa sul web, la TROLL.
Intanto il mercatone democristiano delle clientele continua via decreto: il Mille Proroghe sarà seguito dal Cento Vetrine.
Per combattere la disoccupazione, l’Articolo 18 sarà rimpiazzato da un
Comma 22: solo i disoccupati non potranno essere licenziati.
Beppe Grillo annuncia un’altra iniziativa rivoluzionaria diretta a
risolvere i problemi concreti degli italiani: la notte di capodanno
terrà un discorso parallelo a quello di Napolitano. Poi i due si
scambieranno i testi, e ognuno leggerà quello dell’altro. Alla fine
leggeranno insieme un testo dei Modà.
“I poveri non possono
aspettare” ha detto papa Francesco, e il drappello di Forconi in Piazza S
Pietro ha applaudito entusiasta.
Dopo però Bergoglio non ha
aggiunto “quindi tutti i beni che non sono strettamente indispensabili
alla Chiesa per la sua sopravvivenza verranno da noi interamente
distribuiti ai più bisognosi”. E nemmeno un più semplice “quindi
rinunciamo all’otto per mille, e alle esenzioni fiscali”.
E neanche un banale ”quindi ai prossimi che chiamo regalo una ricarica”.
Era proprio il “quindi” che mancava.
C’era invece un ”però”: “i poveri non possono aspettare. Però devono rinunciare alla violenza”.
Ci è stata venduta una scatola con scritto ”Democrazia”, e invece ci abbiamo trovato dentro un mattone, però dobbiamo rinunciare a usarlo per spaccare una centovetrina.
Anche questo è stato applaudito dai Forconi. La maggioranza di loro
abitualmente è gente tranquilla, che vede gli sconttri di piazza solo
alla tv.
E parteggia per la polizia.
Per quanto adesso siano
incazzati, comunque non si oppongono al sistema in sé, che infatti non
gli scatena contro i suoi anticorpi manganellanti, ma li blandisce per riassorbirli.
Non vogliono mica la luna, come diceva Fiordaliso prima della
menopausa, né tanto meno la Rivoluzione. Vorrebbero solo un po’ meno
tasse.
Invece ne avremo di più.
E’ il regalo di Natale del
governo Letta, un regalo riciclato, l’agenda Letta non è che l’agenda
Monti con una copertina diversa.
L’IMU non è stata affatto abolita,
s’è moltiplicata come il virus Andromeda, indistruttibile perché capace
di mutare a ogni generazione rimanendo comunque letale.
Così come la Democrazia Cristiana, oggi Renziana.
Renzi, Letta, Alfano, Salvini, l’Italia ha battuto un altro poco
invidiabile record: abbiamo i quarantenni più vecchi del mondo.
Schiodato un culo flaccido, ne arriva sempre un altro.
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