L'uomo con i libri sottobraccio uscì di casa e il mondo non c'era.....
Guardò meglio e vide che c'era ancora, ma una fitta nebbia lo
nascondeva, forse per salvarlo da qualche pericolo. Era il solito mondo e
l'uomo ne vide alcuni dettagli ai suoi piedi: una crepa sul
marciapiede, un brandello di aiuola, una foglia morta per i poeti,
palminervia per i botanici, caduta per gli spazzini. Poi gli apparvero il tronco di un albero, lo scheletro di una bicicletta senza ruote e una luce gialla al di là della strada.
Lì si diresse.
Aspirò una boccata di umida brezza del mattino e fece entrare azoto,
ossigeno, argon, xenon e radon, vapore acqueo, monossido di carbonio,
biossido di azoto, piombo tetraetile, benzene, particolato di carbonati e
silicati, alcune spore fungine, un'aeroflotta di batteri, un pelo
anonimo, un ectoparassita di piccione, pollini anemofili, una stilla di
anidride solforosa convolata da una remota fabbrica, e un granello di
sabbia proveniente da Tevtikiye, Turchia occidentale, trasportato dallo
scirocco della notte.
Insomma, respirò l'aria della città.
Stefano Benni: "Achille piè veloce"
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