Da Micromega.
La chiesa cattolica si sta rendendo complice e anzi mallevadrice di un
crimine di massa orrendo: migliaia e migliaia, decine di migliaia, e in
crescita esponenziale, di poveri bambini microcefali, condannati a una
“vita” di handicap, cioè di sofferenze, spesso gravi e gravissime (ma in
taluni casi saranno pressoché normali, sdottoreggiano esibendo
statistiche i nuovi sadici della fede).
L’ONU ha chiesto a tutti i
governi dove è in corso l’epidemia di Zika di consentire l’aborto
terapeutico. È davvero il minimo, una volta tanto le spesso inutilissime
Nazioni Unite provano a esercitare i compiti per cui furono istituite.
Ma
la conferenza episcopale dei vescovi brasiliani ha già detto di no, la
vita è sacra quali che siano malformazioni e sofferenze, anche quando è
“vita”, anche quando iniziale conglomerato di cellule (neppure
l’embrione ancora informe ma addirittura la blastula: non appena l’uovo è
fecondato è già “vita umana”, il dogma contro ogni evidenza
scientifica).
Nel frattempo Papa Francesco, che dei vescovi
brasiliani è il capo, per la gioia dei suoi aedi che si fregiano di
laicità (e che faranno finta di non vedere e non sentire e non
parleranno, come le tre scimmiette) si è posto alla testa della Agenzia
mondiale della superstizione, ordinando la traslazione della salma di
Padre Pio da Pietralcina (Santo, ça va sans dire) in tour a Roma per
risollevare le sorti di un Anno Santo in indigenza di pellegrini. Si
attendono nuovi miracoli, mentre continua la pressione dei vandeani del
Family Day perché l’Italia resti all’ultimo posto della carovana
occidentale in fatto di diritto matrimoniale moderno.
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