01 maggio 2016

Va pensiero ribelle. (Pietro Gori 1865-1911)


Va pensiero ribelle
in mezzo alle donne e agli uomini
che si oda il triste canto
del singhiozzo operaio
che non ha lacrime
che non morì di pianto.

E tu alla nascita del secolo nuovo
canta la maledetta strofa dell’odio
tu sarai l’assiduo tarlo della mia vendetta.

Maledetta la Patria delle miseri plebi matrigna infame
bollata in fronte dallo stigma tragico dei morti di fame
e maledetto Iddio, bieco fantasma di menti paurose
puntello antico di vecchie tirannidi dalla marea corrose.

E stramaledetta ancora la madre Patria
che dei suoi figli, giovani e forti,
mandò sul campo di battaglia e lì sono morti.

Stramaledetto ancora Iddio che nella sua bontà infinita
nella sua infinita potenza, permette le guerre, la malattia e la fame e non salva l’innocenza

E maledetto chi crede
e sulla povera folla vi sospinge il piede

Maledetto chi geme e lacrima
maledetto chi crede
e maledetti gli oppressi, i turpi,
i tiepidi dalla dimessa voce,
che senza un grido, una bestemmia,
vili strisciano sotto la croce.

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