16 ottobre 2016

Colpa della luna.

Me lo raccontava mia nonna tenendo in mano quel piccolo quaderno con la copertina marrone e i fogli ingialliti. 
Raccontava che suo padre se n'era andato via in una notte di luna piena. Non si sapeva dove, non si sapeva con chi, si sapeva solo che era colpa della luna che a volte fa impazzire gli uomini. Aveva lasciato tutto per seguire la magia della luna, affascinato da quello splendore che poi lentamente, giorno per giorno, scompariva per poi ritornare, a volte nascosto, a volte così palese da far invidia al sole. 
Raccontava che sua madre, pur amandolo, non piangeva. "Ritornerà", diceva, "ritornerà con la luna, perché la luna ritorna sempre". E ogni notte scriveva alla luna, rimproverandola di averle rubato l'amore e supplicandola di lasciarlo tornare da lei. Ma la luna si nascondeva spesso e le notti buie restavano mute ai richiami. 
Raccontava che passarono gli anni e mentre riempiva il quaderno di parole, sua madre si ammalò. Una notte la luna si accorse di quel silenzio inusuale e volle vedere da vicino perché non sentiva più quella voce. Fece capolino nella stanza e vide la donna a cui aveva rubato l'amore stesa sul letto. Sembrava una rosa addormentata, ma viva, fragile e incompleta, ma viva.
E lui ritornò. La guardò in quel letto di Biancaneve quasi quel principe che da molti anni aveva smesso di essere. Prese le mani di quella donna che aveva amato fra le sue, le sussurrò parole che nessuno riuscì a sentire e si voltò per andare, di nuovo, come prima del quaderno. Il giorno dopo lei aprì gli occhi: "Colpa della luna" disse, e li richiuse per sempre.

Ho saputo in seguito che il mio bisnonno non tornò dalla campagna nel Nordafrica durante la prima guerra mondiale e la mia bisnonna è morta di leucemia....ma preferisco la versione di mia nonna...perché ancora conservo quel quaderno...

7 commenti:

  1. Gianna…mi hai fatto commuovere, è bellissimo questo ricordo!

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    1. Era una specie di favola, ma mi piace pensarla così, con il romanticismo che ho ereditato da mia nonna..Ciao Mariellina, ti voglio bene! :))

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  2. E' vero: le favole sono sempre meglio della realtà, quando poi vengono raccontate così... sono anche bellissime. Poi mi confermano nell'idea che mi son fatta: la vita vera è 'na schifezza! Qualcuno dirà: ma... ci sono momenti anche piacevoli, come le favole, ad esempio! Ecco, appunto, è quello che volevo dimostrare: su una vita interminabile di patimenti... ogni tanto qualcuno racconta balle favolose! Sì, sì, le ho vissute anch'io... e... dovrei ringraziare qualcuno? Certo, miliardi di "umani" come me, manco le favole hanno avuto, quindi io sono fortunato! Quelli che "credono" vivono così: ringraziando! Io no, vivo un'ultima favola: fingo di credere e bestemmio! Siiiiiiiii, ci godo da matti, finalmente posso dirGli quello che ho sempre pensato : ..... No, non posso, bestemmio solo in privato! (Aggiungo una cosa che mi preme: voterò no al referendum. Oltre a diversi motivi strettamente politici, anche perchè Renzi è credente! Per la miseria, anche questa mi doveva capitare...)

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    1. ...e chissenefrega!!!! Vivo nel mio mondo, sogno sogni mai vissuti e non andrò a votare. Interessa?

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  3. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  4. Paolo...ti sento arrabbiatino! Ti può consolare sapere che voto no anche io?

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    1. Arrabbiato, deluso, disincantato, ma pur sempre critico.....se non fosse tale non sarebbe lui!

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