

I ragazzi sono violenti, si sa che i giovani si accendono subito e
perdono la testa, Monti no, la Fornero non è violenta quando li invita
ad essere meno choosy, praticamente li prende per il culo.
Non è violenza quando permettono agli investitori di chiudere le aziende
dopo che per decenni hanno sfruttato i lavoratori, evaso il fisco o
ricevuto contributi dallo Stato.
Non è violenza quando il Pdl si riunisce a Palazzo Grazioli ed esce con
una dichiarazione ricatto: o si va all’election day o facciamo cadere il
governo. Non che io tenga a questo governo, non è questo il punto. Il punto è la
violenza intrinseca che c’è in una affermazione del genere, il ricatto,
solo perchè non sono pronti per le elezioni e non hanno nessuno
presentabile da candidare.
Non è violenza quando un politico qualsiasi ruba milioni, un
Formigoni va in viaggio premio con chi ha favorito, si inventano
stipendi e rimborsi scandalosi con accumuli di cariche inutili solo per
arraffare sempre di più.
Non è violenza quando la Fornero dice che non
ci sono soldi per gli esodati, devono vivere qualche anno in attesa
della pensione, ridotta, con i loro risparmi e se non ne hanno morire e
togliere il disturbo. Suicidandosi magari, un problema in meno.
Non è violenza quando i sindacati venduti fanno un accordo con
Marchionne per togliere diritti e stipendio ai lavoratori aumentando lo
sfruttamento in nome di un progetto che non vedrà mai la luce, fallito
miseramente nemmeno un anno dopo la sua presentazione. Nemmeno Lulù, la mia cagnolina, prende sul serio Marchionne. Bonanni e
Angeletti ed il rottamatore l’hanno preso sul serio. Hanno vantato le
sue capacità manageriali. I risultati sono davanti agli occhi di tutti,
non sa nemmeno rispettare la legge che gli impone la riassunzione dei
licenziati Fiom e per rappresaglia vuole licenziarne altrettanti, il
manager che invece di fare automobili, il suo mestiere, ripropone il
fascismo come ripropone la Duna. I nuovi modelli promessi sono solo
nella sua testa, la Nuova 500 la fa in Serbia ed anche lì, ed era ora,
gli operai si rivoltano.
Non è violenza quando l’informazione di regime, tutta l’informazione di
regime da sinistra all’estrema destra, Grillo compreso, fanno propaganda
contro i diritti maturati dai pensionati e li spacciano agli occhi dei
giovani come privilegiati che tolgono il futuro ai loro figli e nipoti. La maggior parte dei pensionati fanno welfare famigliare, aiutano figli e
nipoti che il sistema ha buttato in mezzo alla strada o non ha offerto
un lavoro qualsiasi.
Non è violenza quando aumentano l’iva, la benzina, i ticket
sanitari,tolgono l’assistenza ai malati colpendo odiosamente le classi
più deboli, indifese che già hanno problemi di sopravvivenza.
Non è violenza quando tassano le transizioni finanziarie parassite e
speculatrici ad un terzo delle imposte che paga un operaio da 1200 euro
al mese. I violenti, secondo l’informazione di regime, sono quelli che sporcano o
rompono le vetrine delle banche, non quando le banche ti chiedono
interessi da usura perchè sei in rosso e ti telefonano 10 volte al
giorno per qualche migliaio di euro di scoperto di qualche piccolo
commerciante. I giovani, per avere un mutuo, devono prtarsi dietro il nonno o il padre
che garantisce per loro. Gli fanno pure l’assicurazione così, se
schiatta, sono coperti.
Questa non è violenza, gli stipendi dei manager pubblici e privati non sono violenza, sono libero mercato.
I violenti sono i ragazzi con i cartelli che manifestano contro un
manipolo di bancari alleati con i politici alla Merkel che riducono alla
disperazione e senza prospettive intere generazioni. Ce lo chiede l’Europa, il mercato, le banche, i parassiti della finanza. Qualcuno ha pure la pretesa di darci l’olio di ricino, l’austerità, e vuole pure i complimenti. L’austerità, i sacrifici per i poveri ed i ricchi sempre più ricchi ed intonsi per il fisco.
Chiudo con la notizia che il piduista ha in mente di mandare avanti sua
figlia Marina, l’avevo scritto prima che lui ci pensasse. L’unica che
può dare continuità al suo progetto perchè è peggio di lui. Non c’entra niente ma dovevo dirlo. Ieri ho scritto che non so se usciremo da questa situazione da destra o
da sinistra, la differenza non è da poco, ma ho la certezza che ci
vogliono riportare al 7 luglio del 1960 in quel di Reggio Emilia quando
la polizia sparò agli operai in sciopero.
Attenzione ai moralisti dell’informazione, leggete attentamente i resoconti e capirete dove ci vogliono portare. Niente, negli ultimi decenni, è stato più violento, crudele, assassino,
del linguaggio del capitalismo finanziario e parassita e dei loro
portavoce. La politica complice, asservita, che fa da gendarme alla
massa. La opprime.
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