18 novembre 2012

Poesie di Mahmoud Darwish dedicate alla Palestina martoriata




Pensa agli altri

 Mentre prepari la tua colazione, pensa agli altri,
non dimenticare il cibo delle colombe.

Mentre fai le tue guerre, pensa agli altri,

non dimenticare coloro che chiedono la pace.

Mentre paghi la bolletta dell’acqua, pensa agli altri,

coloro che mungono le nuvole.

mentre stai per tornare a casa, casa tua, pensa agli altri,

non dimenticare i popoli delle tende.

Mentre dormi contando i pianeti , pensa agli altri,

coloro che non trovano un posto dove dormire.

Mentre liberi te stesso con le metafore, pensa agli altri,

coloro che hanno perso il diritto di esprimersi.

Mentre pensi agli altri, quelli lontani, pensa a te stesso,

e dì : magari fossi una candela in mezzo al buio.

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Passanti tra parole fugaci 

O voi, viaggiatori tra  parole fugaci
portate i vostri nomi,
ed andatevene.
Ritirate i vostri istanti dal nostro tempo,
ed andatevene.
  Rubate ciò che volete dall'azzurrità del mare
e dalla sabbia della memoria.
  Prendete ciò che volete d'immagini,
 per capire  che mai saprete
come una pietra dalla nostra terra
erige il soffitto del nostro cielo.
  O voi, viaggiatori tra  parole fugaci
da voi  la spada … e da noi il  sangue
da voi l'acciaio, il fuoco … e da noi la  carne
da voi un altro carro armato … e da noi un sasso
da voi una bomba lacrimogena … e da noi la pioggia.
  E' nostro ciò che avete di cielo ed aria.
Allora, prendete la vostra parte del nostro sangue,
ed andatevene.
Entrate ad una festa di cena e  ballo,
 ed andatevene.
Noi dobbiamo custodire i fiori dei martiri.
Noi dobbiamo vivere, come  desideriamo.
  O voi, viaggiatori tra  parole fugaci.
Come la polvere amara, marciate dove volete
ma non  fatelo  tra di noi, come insetti volanti.
  L'aceto è nella nostra terra finché lavoriamo,
mietiamo il nostro grano, lo annaffiamo
con le rugiade dei nostri corpi.
  Abbiamo qui ciò che non vi accontenta:
un sasso … o una soggezione.
  Prendete il passato, se volete, e portatelo
al mercato degli oggetti artistici.
Rinnovate lo scheletro all' upupa, se volete,
su un vassoio di terracotta.
  Abbiamo qui ciò che non vi accontenta:
abbiamo il futuro….e abbiamo
nella nostra terra, ciò che fare.
  O voi, viaggiatori tra  parole fugaci.
Ammassate le vostre fantasie in una
fossa abbandonata,  ed andatevene.
  E riportate le lancette del tempo
alla legittimità del vitello sacro
o al momento della musica di una pistola !
  Abbiamo qui ciò che non vi accontenta
abbiamo ciò che non c'è  in voi:
una patria sanguinante
un popolo sanguinante,  una patria
adatta all'oblio  o alla memoria ….
  O voi, viaggiatori tra  parole fugaci.
E' giunto il momento che ve ne andiate
  e dimoriate dove volete, ma non tra noi.
E' giunto il momento che vi ne andiate
e moriate dove volete, ma non tra noi.
  Abbiamo nella nostra terra, ciò che fare
il passato qui è nostro.
E'  nostra la prima voce della vita,
nostro il presente … il presente e il futuro
nostra, qui, la vita …e nostra l'eternità.
  Fuori dalla nostra patria  …
dalla nostra terra … dal nostro mare
dal nostro grano … dal nostro sale
dalla nostra ferita …da ogni cosa.
  Uscite dai ricordi della memoria
O voi, viaggiatori tra  parole fugaci !….
   

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