Sono una solitaria……credo. Ma non lo dico per fare la parte
della tenebrosa, la mia solitudine è consapevole, voluta e gratificante. È che
mi piace proprio stare da sola, e per sola intendo io e nessun altro. Mi piace
vivere in casa da sola, senza ostacoli che si frappongano fra me e i miei desideri
del momento, senza pensare che qualcun altro può aver fame mentre io no,
alzarmi di notte che tanto non disturbo nessuno, leggere senza che qualcuno mi
interrompa, anche solo per parlare. Mi piace quando comincio a fare una cosa e
la posso finire, senza rapportarmi a nessuno, senza orari. Spesso e volentieri
mi accorgo che preferisco disertare le compagnie, specie se non selezionate, le
uscite tanto per fare, adoro disporre del mio tempo, almeno quello in cui non
lavoro, come pare e piace a me! Poi capita che esco e mi diverto da matti, ma
il ritorno a casa, nel mio nido vuoto pronto ad accogliermi, è rilassante.
Quando ero sposata pensavo che questo mio desiderio fosse
dovuto al fatto che anelassi a un po’ di requie da una famiglia impegnativa,
invece no, ho assaporato il piacere della solitudine soprattutto dopo la
separazione, quando davvero mi sono trovata sola, pur tra le mille difficoltà
che comporta la rottura di un matrimonio.
Qualcuno dirà: però tieni un blog dove racconti gli affari
tuoi a mezzo mondo. È vero, ma amare la solitudine per me non vuol dire non
avere anche il piacere di sentirmi parte di qualcosa, vuol dire semplicemente
sentirmici quando ne ho il desiderio, quando ho voglia di mettere quel nero su
bianco che mi aiuta anche a riordinare i pensieri. Il fatto che qualcuno mi
ascolti, anzi, per meglio dire, mi legga, è relativo: dirlo al mondo e lasciare
al caso la possibilità interlocutoria. Non è per paura del confronto,
altrimenti non rischierei nemmeno, è che non voglio obbligare nessuno a fare
niente che non desideri, esattamente la stessa cosa che voglio per me stessa.
Insomma, per me la solitudine è un piccolo spazio di
libertà, l’unico che mi possa permettere, lontana da quelle imposizioni e compromessi
che il quotidiano costringe continuamente ad accettare, volenti o nolenti….
È indipendenza: l’ho desiderata e me la sono conquistata….
È un rifugio, un nascondiglio di grandi sogni e piccoli
desideri…..
Non hai idea di quanto riesca a capirti.... Sono libero solo nella mia solitudine, il buio di casa mia un pianoforte le mie fotografie, tanti mi criticano ma a differenza loro ho fatto la scelta di non stare con una persona solo per non ritrovarmi solo.......
RispondiEliminaCiao
Musica e foto, che dolce compagnia. Grazie di essere passato di qua. Ciao Gianluigi.
EliminaGrazie a te del tuo blog
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