"Gli anarchici restano, come sempre, avversari decisi del
parlamentarismo e della tattica parlamentare. Avversari del
parlamentarismo, perchè credono che il socialismo debba e possa solo
realizzarsi mediante la libera federazione delle associazioni di
produzione e di consumo, e che qualsiasi governo, quello parlamentare
compreso, non solo è impotente a risolvere la questione sociale e
armonizzare e soddisfare gli interessi di tutti, ma costituisce per se
stesso una classe privilegiata con idee, passioni ed interessi contrari a quelli del popolo che ha modo di opprimere con le forze del popolo stesso.
Avversari della lotta parlamentare, perchè credono che essa, lungi dal
favorire lo sviluppo della coscienza popolare, tenda a disabituare il
popolo dalla cura diretta dei propri interessi ed è scuola agli uni di
servilismo, agli altri d’intrighi e menzogne.
Noi siam lontani dal
disconoscere l’importanza delle libertà politiche. Ma le libertà
politiche non si ottengono se non quando il popolo si mostra deciso a
volerle; né, ottenute, durano ed han valore se non quando i governi
sentono che il popolo non ne sopporterebbe la soppressione.
Abituare
il popolo a delegare ad altri la conquista e la difesa dei suoi
diritti, è il modo più sicuro di lasciar libero corso all’arbitrio dei
governanti."
[Risposta di E. Malatesta a Merlino pubblicata dal Messaggero il 7 tebbraio 1887]
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