25 dicembre 2016

25 dicembre al mattino...

Sono le cinque di mattina del 25 Dicembre e sono sveglia...come sempre...ma stamattina potevo dormire. Anche il mio cane ha capito che era giorno di festa ed è rimasto buono buono nel suo lettino. Io no, non riesco a dormire, anche se ieri sera ho fatto tardi da mio figlio a discutere di politica e attualità con i miei consuoceri. Poca roba eh! Niente di eclatante, più un'asserzione di fatti che un confronto. Anche perché sono albanesi e ancora non padroneggiano molto l'italiano e io non conosco una parola di albanese. Però ho avuto l'occasione di ribadire i miei valori e concetti, esaltarne la logicità e la naturalezza e mostrarmi per quella che sono, così che in futuro non ci siano fraintendimenti. E naturalmente sono giunti ad una conclusione su questo mio modo di essere e pensare: che sono anarchica! Va beh, se proprio dobbiamo definirmi mi va bene essere messa in quel contesto piuttosto che in un altro, ma preferirei non essere catalogata. Ho solo dei convincimenti e anche degli ideali, forse anche stantii, che però non provengono da un'adesione ad una corrente di pensiero. Semplicemente io ragiono così. E ho insistito su questi concetti con le parole di un mio post di qualche tempo fa che ripropongo anche qui, così che, se mai mi leggessero, possano chiarirsi meglio con chi hanno a che fare e decidere di conseguenza.

Da che parte sto.
Mi si chiede spesso una definizione, una catalogazione del mio modo di pensare. A prescindere dal fatto che non amo definirmi, né mettermi in una categoria perché farlo per me significa darmi dei confini e a me non piacciono le barriere di nessun tipo, posso ammettere che mi ritrovo più che volentieri in certe idee libertarie che appartengono, da sempre, all'anarchia. E non si creda che io abbia fatto studi approfonditi, che ne sappia di storia, di lotte e rivoluzioni. No, semplicemente vivendo, mi accorgo che il mio pensiero va in quella direzione. Ma non è una questione politica, né un volere a tutti i costi essere "contro" o "pro", è piuttosto un modo di essere che mi appartiene, oserei dire da sempre. 
Se mi ribello all'autorità, alle imposizioni, se voglio essere io a decidere per me stessa, senza intermediari, senza che altri mi dicano cosa è meglio, non è perché sono anarchica, ma perché questo è il mio modo di essere. 
Se sento tutti gli esseri umani, compresi animali, piante e sassi, come appartenenti ad un unico mondo, non è perché sono anarchica, ma perché è un mio modo di sentire. 
Se odio la violenza di tutti i generi, non è perché sono anarchica, odio la violenza e basta. 
Se non mi piace comandare, non è perché sono anarchica, è solo che non mi piace obbedire.
Se ricerco sempre e comunque la verità, non è perché sono anarchica, è solo che non mi piace essere presa in giro. 
Ecco quindi perché, piuttosto che definirmi, preferisco dire da che parte sto.
Sto dalla parte di chi porta rispetto alla persona, cosa o animale, che ha davanti, anche se rappresenta un contrario. 
Sto dalla parte di chi non si sente superiore a nessuno e porta avanti il proprio punto di vista senza adesioni di sorta, né per obbedienza né per opportunità. 
Sto dalla parte di chi difende i più deboli in virtù di un'idea, e non per logiche di identità e appartenenza. 
Sto dalla parte di chi non mette davanti a tutto il proprio interesse ma un obiettivo comune e, sulla base di ciò, agisce anche a discapito del particolare, anche proprio. 
Sto dalla parte di chi si assume fino in fondo la responsabilità del proprio agire, purché alla luce del sole e senza manipolazioni e sotterfugi.
Se tutto questo vuol dire essere anarchica...ebbene....lo sono, ma prima di tutto sono una persona che ragiona con la propria testa, è così che preferisco definirmi.

Nessun commento:

Posta un commento

Una tua opinione è sempre gradita...o anche un semplice saluto. ;)