20 luglio 2016

In un momento come questo, in cui ci troviamo a fronteggiare i terroristi, i macellai, gli aguzzini, in cui a scontrarsi sono soprattutto due modelli culturali, sociali, giuridici e politici, affossare l'approvazione del reato di tortura era la più gigantesca cazzata che potessimo fare.
E noi l'abbiamo fatta.

Alfano affossa la legge sulla tortura, attesa da anni e invocata dall’Europa oltre che dalla civiltà giuridica, con il tacito assenso di Renzi e del ministro Orlando.
 Il ministro dell'Interno Alfano ha dichiarato:
"La legge sulla ‪‎tortura‬ dovrà essere rivista alla Camera per evitare ogni possibile fraintendimento riguardo l'uso legittimo della forza da parte delle forze di polizia e il rischio di una dilatazione del reato di tortura per via interpretativa giurisprudenziale che possa produrre compressioni alla operatività dei nostri uomini".

Tradotto dal politichese:
"Cari nostri amati servi dello stato non preoccupatevi che la legge sul reato di tortura sarà una finzione tale che voi potrete continuare a divertirvi ad organizzare macellerie messicane impunemente".

A 15 anni dalla vergogna del G8 di Genova lo stato borghese si premura di difendere i propri assassini di professione.

2 commenti:

  1. E' vergognoso, Gianna…incredibilmente vergognoso...

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    1. La tortura è anche questo, la "volontà disumana" di non legiferare.

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