29 luglio 2016

Parallelismi.

Ieri mattina a Prima Pagina su radio 3 , il conduttore della settimana, Giorgio Meletti del Fatto quotidiano, ha detto una cosa che mi ha lasciato molto perplessa: ha tracciato un parallelismo tra gli stragisti dell’Isis e le Brigate Rosse, dicendo che queste ultime uccidevano operai.
Io non ricordo esattamente tutto quello che hanno fatto a suo tempo le BR, credo che il gruppo genovese abbia in effetti ucciso un operaio-sindacalista, ma fare un parallelismo fra queste due organizzazioni mi sembra veramente una bestemmia. Innanzitutto va detto che questa organizzazione comunista non agiva sicuramente a cuor leggero, non facevano esplodere bombe nelle stazioni, non sparavano indiscriminatamente nei luoghi pubblici e non avevano sicuramente tra i propri obiettivi la gente e tantomeno gli operai. Nessun fanatismo assoluto e nessun culto della morte può essere messo a confronto con quanto sta mettendo in scena l'estremismo islamico. 
Se di parallelismi si vuol parlare, allora facciamolo richiamando alla memoria il terrorismo di Stato, da Piazza Fontana in poi, ma anche quello di più antica data, dal TeatroDiana a Portella della Ginestra, per esempio, dove i generici obiettivi e le modalità di esecuzione ricordano davvero lo stragismo. 
Ecco, non spetta a me e in due righe formulare giudizi storici e non so a quale libro paga rendano conto certi giornalisti. Io dico solo che ci vorrebbe un po' più di professionalità e obiettività. Il mio richiamo è esclusivamente rivolto al rispetto dei fatti e alla decenza.

Nessun commento:

Posta un commento

Una tua opinione è sempre gradita...o anche un semplice saluto. ;)