Queste Donne rappresentano la resistenza curda che da anni ormai
combatte i terroristi dell’Isis e va sottolineato che la maggior parte
di loro sono musulmane. Chi oggi resiste e combatte il sedicente stato
islamico in larghissima parte è musulmano. Ricordiamolo quando
rivolgeremo un plauso a chi scrive “bastardi Islamici”. Ricordiamolo
quando per la testa ci passerà l’illusione che la lotta dura l’abbia
cominciata l’occidente solo da un pugno di mesi. Ricordiamolo quando
pretenderemo che un miliardo e mezzo di musulmani prendano pubblicamente
le distanze dallo Stato Islamico, da qualcosa che di fatto non esiste,
quando il loro tributo di sangue e lotta quotidiano passa in sordina
solo in occidente. Ricordiamolo quando penseremo alla Turchia di
Erdogan, che è il primo e più utile interlocutore dei pasi occidentali,
che queste combattenti Curde le sta letteralmente massacrando.
Ricordiamolo, perché ci sono domande che aspettano ancora delle risposte
che una buona parte dell’occidente prima o poi dovrà dare, perché
questo cerchio del male, di terrore e di morte si dovrà chiudere ed in
questo cerchio la supremazia occidentale ha sempre occupato un posto
d’onore.
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