Non si puo’ morire a vent’anni mentre si mangia una pizza o si ascolta
un po’ di musica e tutto intorno luccicano annunci di Natale. E’
successo ieri sera a Parigi ed è folle, insensato, purtroppo umano. Si,
umano. Sono gli uomini la specie vivente che e’ stata capace di
inventare ogni orrore, dalla guerra alla tortura, dal terrorismo
all’oppressione sistematica dei propri simili. Sono gli uomini che non
sembrano voler rinunciare, metter fine, a questa loro orrenda capacita’.
“ Dio lo vuole” e’ uno slogan che attraversa i secoli ed, ancor oggi,
rappresentanti di dei, trasformati nei peggiori mostri sanguinari,
benedicono le truppe prima di ogni massacro, perche’ la guerra questo
e’, massacro e distruzione. Nel nome della prepotenza e degli interessi
di pochi. Nessun popolo e’ stato mai arricchito dall’orrore. Le sue
elites, sempre. In queste ore drammatiche si parla di attacco alla nostra
civilta’ e ai nostri valori. Si mente, spudoratamente, probabilmente
mentre si progettano nuovi orrori. Sara’ un gran bel giorno quello in
cui coraggiosamente ed onestamente riconosceremo la nostra vera natura e
proveremo finalmente a farci i conti, dicendo basta, scrivendo la
parola fine alla nostra possibilita’ di uccidere altri, alla nostra
volonta’ di potenza sulla vita altrui. Quelli che hanno colpito Parigi
vanno fermati, resi incapaci di nuove simili gesta. Farlo sul serio
pero’ significa partire da noi stessi, da quello che abbiamo in comune
con loro. Chi pensa che basti dichiarare nuove guerre fa un errore
madornale e non e’ in buona fede. Sappiamo tutti che questa stagione di
terrore che sembra non finire mai ha sue origini precise. Una delle piu’
importanti e’ stata la guerra “umanitaria” in Iraq. E’ stato allora che si e’ scoperchiato il vaso di Pandora degli attuali
terrorismi che covavano nelle ceneri mai spente di un medioriente
afflitto da politiche di dominio ad esso straniere, regimi corrotti
nostri amici e la ferita annosa della questione palestinese. Quella
guerra, il massacro iracheno, costato centinaia di migliaia di vite
umane, fu una guerra di aggressione per lerci propositi. Giorni fa Tony
Blair ha ammesso che si e’ commesso un errore. Che si, non era vero che
quella guerra fosse necessaria per evitare a Saddam di utilizzare le sue
armi di distruzione di massa. Non le aveva. In un mondo serio, i Tony
Blair dovrebbero essere trascinati in tribunale. La loro liberta’
offende e, soprattutto, muove all’odio piu’ insensato tanta parte della
gioventu’ mediorientale. Nessun giustificazionismo da parte mia, ci
mancherebbe altro. Ho da sempre avuto disprezzo per chi uccide,
immaginatevi poi cosa possa provare per chi spara nel mucchio uccidendo
innocenti. Cerco solo di ragionare su cosa possa provare un padre
iracheno cui sia stata intelligentemente colpita la casa che conteneva
l’intera sua famiglia. O quel ragazzo che stava sposandosi e ha visto
morire la sua donna ed i suoi amici perche’ un drone erroneamente li
aveva scambiati per terroristi. O quella ragazza palestinese che da
quando e’ nata conosce le sole parole dell’orrore. Quello prodotto dalla
nostra “ civilta’ ”. E’ facile divengano preda dei signori del terrore.
E’ possibile che si sentano martiri nel momento che facendosi esplodere
dilaniando vite intorno a se. E gli esempi sarebbero, purtroppo,
infiniti. E chi sono poi questi signori del terrore? Chi li ha addestrati
ed armati? Quanti oscuri interessi e intrighi ne hanno protetto
l’esistenza ed armato le mani? Quante volte ce ne siamo serviti? La
Siria, ridotta a macerie e sangue, e’ solo l’ultimo tristissimo
esempio. Il terrore va fermato e devono essere i popoli della terra a
farlo. Potranno fermarlo solo idee e politiche nuove, spirito di pace e
cooperazione. Giustizia, giustizia vera, quella che non guarda in faccia
a nessuno, sul cui banco degli imputati un qualunque Ahmed e’ uguale ai
Bush e ai Blair. Bisogna riaccendere le speranze ed agitare nuove
bandiere, vessili credibili, non minacciosi emblemi di terrore ed
ingiustizia che pretendono di essere il contrario. Nessun’altra guerra,
da sola, potra’ mai riuscire a salvare il mondo dal suo male oscuro piu’
antico. L’incapacita’ di vivere alla pari con i propri simili e
rispettarli.
Silvestro Montanaro
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