01 aprile 2013

La Chiesa Cattolica discrimina gli animali.


Altro che "agli occhi di Dio siamo tutti uguali"! La verità è che i cristiani fanno favoritismi e usano due pesi e due misure.
Tutte le domeniche a messa i preti continuano a ripetere "agnello di Dio" di qua, "agnello di Dio" di là... Ma avete mai sentito dire le stesse frasi usando il cane, il verme, il crotalo o il maiale?
No. E questo perché le pecore sono raccomandate, ecco perché. 
 
E qualcuno mi spiega perché i fedeli cattolici si autodefiniscono pecore e la chiesa cattolica dice di essere un gregge? Perché non si sono mai definiti una muta di setter irlandesi, uno stormo di alzavole ottentotte del Madagascar o un banco di anguille dei Sargassi? Cosa vi hanno fatto le anguille? Perché ce l'avete coi suini e i canidi?

A Pasqua, poi, i coniglietti e i pulcini sono dappertutto e gli fanno una pubblicità sfacciata. È ingiusto. Sono sicuro che non avete mai visto in pasticceria la pantegana di zucchero o l'alligatore di pasqua con le mandorle e la glassa. Non è forse discriminazione, questa?
 
Anche i pulcini sono sopravvalutati a Pasqua
Beh? Non può essere un simbolo pasquale? E perché? Non è forse un cucciolo uscito dall'uovo pure questo?
 
PS. La domanda che mi ponevo sopra è retorica: so benissimo perché i fedeli cristiani si chiamano "pecore" e perché i loro capi li considerano un "gregge"...
Letto da *Dioniso*777*

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