Abbiamo un governo nel pieno delle sue funzioni. Ha alle spalle una
teoria di fallimenti, le sue riforme sono state criticate ferocemente da
tutti i partiti, incluso quello del presidente del consiglio,
Berlusconi lo ha definito ancora ieri “un’esperienza tragica” e, per
finire in bellezza, si è appena esposto a una figuraccia nazionale e
internazionale senza pari. Ma il presidente della Repubblica garantisce
che può operare al meglio, e il presidente è uomo d’onore.
In nome dell’innovazione abbiamo un paio di comitati di saggi, quelli
che per definizione si convocano quando non si vuol fare niente ma
bisogna pur perdere tempo. I nomi che lo compongono sono un’apologia del
più deprimente continuismo, condito con più di un pizzico di manuale
Cencelli. Ma Grillo ha detto, anzi ha fatto dire, che va bene così e
anche Grillo è uomo d’onore.
La crisi irresolubile era e irresolubile è rimasta. Il capo dello
Stato ha umiliato e ridicolizzato per l’ennesima volta il Pd, il suo
segretario è già un fantasma e chi lo incontra per strada cerca di
svicolare per evitarsi il comprensibile imbarazzo. Ma Bersani ha detto
che va benone così, e figurarsi se Bersani non è uomo d’onore.
E’ Pasqua, però sembra il 2 novembre. I negozi e i ristoranti sono
vuoti come le tasche degli italiani, il numero dei poveri oltrepassa i
quattro milioni, le aziende chiudono a ritmo di migliaia ogni mese,
dietro l’angolo c’è una nuova alluvione di tasse e l’ennesima impennata
del tasso di disoccupazione. Ma adesso abbiamo un comitato di saggi
esperti in economia e persino Berlusconi e Maroni, dopo aver molto
strepitato, sono soddisfattissimi. Uomini d’onore, s’intende.
La ciliegina sulla torta è un presidente della Repubblica che
rappresenta ormai il solo potere politico in Italia, ma capita che sia
arrivato a un pelo dalla fine del suo mandato, non disponga più dei
poteri necessari per esercitare sul serio il suo ruolo ma intenda
comunque tener saldo lo scettro sino all’ultimo secondo. Domani il coro
solerte dei commentatori cortigiani giurerà che mani più salde delle sue
per reggere il timone nella burrasca non potrebbero esserci, a va da sé
che sono tutti uomini e donne di grandissimo onore.
E’ l’Italia, bellezza, e quando ti ci ritrovi ti tocca viverci. Sarà senza dubbio un grande onore.
Andrea Colombo
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