L’astensione
dal voto non raccoglie troppi consensi, soprattutto tra i giovani le
cui scelte sono alimentate dalla speranza del cambiamento. L’ho
dichiarata troppe volte la mia posizione nel merito, tuttavia credo di
comprendere chi vuole andare ai seggi ed esprimere la propria
preferenza, o forse sarebbe meglio dire la propria "insofferenza" per lo
stato di cose presenti. Il calciatore della nazionale Buffon dichiara
che voterà per Monti perché glielo dice l'istinto.
Chissà perché
l'istinto dei ricchi è sempre rivolto contro gli interessi degli altri.
Lo
vedo in prima persona, tutti i giorni, c’è una grande incertezza.
Votare Pd per paura di Berlusconi non può essere una scelta, si chiama
ricatto. Votare Pd avrebbe un senso, per chi crede ancora in questo
sistema, se il Pd esprimesse un’alternativa riformista di vago sapore di
sinistra o quantomeno progressista. Significa invece favorire un
governo con dentro il rappresentante per antonomasia delle banche e dei
grandi poteri borghesi, quel grigio e cinico Mario Monti. E poi il
programma del Pd è troppo indeterminato su tutto: non può bastare dire
un po’ di questo e un po’ di quello, senza dire che questo partito è
impregnato di quel clericalismo che non possiamo non detestare
convintamente e che non può portare a nulla di buono su parecchie
faccende. Però bisogna prendere atto che il Pd è l’unica forza politica
che ha i numeri per un governo esposto a destra ma non fascista. È
questo un modo pragmatico per dire che ci si accontenta.
Ciao Gianna, bella riflessione. Condivido, come sempre.
RispondiEliminaCiao Simone! :))
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