08 gennaio 2013

Marò, Casapound e la perizia del finto ingegnere.

Non v’è dubbio che l’Italia sia un paese guerrafondaio e imperialista fin dai primi anni della sua costituzione. Ancora prima dell’Impero coloniale e razzista di Mussolini, l’Italia postrisorgimentale aveva già aggredito, invaso, bombardato svariati altri paesi, macchiandosi di crimini atroci in Europa e in Africa e combattendo i movimenti anticolonialisti solo per difendere gli interessi economici dei ceti dominanti.
Oggi l’Italia tiene le sue truppe in più di venti "missioni di pace" a beneficio delle "nostre" grandi aziende che sfruttano, inquinano e massacrano persone ai quattro angoli del mondo.
Non sorprende quindi che il presidente Giorgio Napolitano, già autore della legge razzista Turco-Napolitano,  abbia ricevuto con tutti gli onori i due "marò" che hanno verosimilmente ucciso due pescatori indiani. È l’Italia, la "nostra patria", sono i "nostri soldati"…
Ed è anche significativo che il "perito" della difesa dei due "marò" sia un finto ingegnere, un ciarlatano privo di titoli e competenze specifiche, che ha messo assieme una falsa perizia per far sembrare innocenti i due soldati al giornalismo italico. E costui non è solo un falso ingegnere, ma è soprattutto un vero dirigente nazionale di CasaPound. E, guarda caso, il figlio è il candidato alla presidenza della Regione Lazio per CasaPound…

2 commenti:

  1. Ho risposto agli articoli di Miavaldi e Pisapia http://www.seeninside.net/disinformazia/

    Una settimana di bagarre ma continua a non esserci una sola prova di colpevolezza e nessun indizio che regga a una minima verifica.
    E il punto sostanziale è che non ammettendo la presenza di tecnici italiani come Consulenti Tecnici di parte inquisita hanno fatto una istruttoria che in Italia invaliderebbe il processo. In India gli consente di presentare a giudici e avvocati una pappardella pronta per la condanna.

    E' ovvio che chiederemo come prima cosa l'annullamento di un processo dove in fase istruttoria son stati calpestati platealmente i diritti della difesa, e la concessione del passaporto diplomatico e relativa immunità per Girone e Latorre, sulla base della Convenzione di Vienna del 1961.

    Chi vuole seguire una discussione sulla vicenda dove stò intervenendo potrà avere altri dettagli di questa operazione di Miavaldi - Fatto Quotidiano.

    http://forum.termometropolitico.it/threads/175317-Il-Fatto-in-un-articolo-smonta-la-tesi-innocentista-sui-due-mar%C3%B2?p=3864036&viewfull=1#post3864036

    Cordiali saluti, Luigi Di Stefano

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    1. @Luigi Di Stefano, grazie per il suo intervento, ma, prescindendo dai dettagli tecnici e dai cavilli legali nei quali non posso e non voglio addentrarmi, la mia opinione scaturisce essenzialmente dalla risonanza mediatica che ha avuto la vicenda, assolutamente ingiustificata e distorta, almeno dal mio punto di vista. Questi due signori non sono eroi, i meriti che vengono loro attribuiti non esistono, sono semplicemente due soldati, come tanti, che hanno fatto un "errore" (e mi scusi se dubito anche di questo), come loro stessi hanno ammesso all'inizio della storia. Impostare una difesa sul fatto che siano innocenti e che non abbiano nemmeno sparato mi sembra un palese arrampicarsi sugli specchi se non addirittura un atto irrispettoso per le vittime. Non so quale possa essere il tribunale di competenza, so solo che vanno giudicati per quello che hanno fatto: un atto che non ha niente di eroico e che non giustifica gli onori con cui sono stati ricevuti nella loro costosa "vacanza premio".
      Cordiali saluti a Lei.

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