Ecco, la prima pagina bianca da riempire del nuovo anno.
Il 2012
se n’è andato straboccando stanco, non vedeva l’ora di lasciare l’ingrato
compito di stare con noi per i prossimi 365 giorni al 2013, giovane, pieno di
speranze e ancora vergine di ciò che accadrà. Già, che accadrà? Tutti ci
auguriamo che qualcosa accada, soprattutto che si possa stare meglio, che si
possa smettere di incazzarsi ad ogni piè sospinto e si possa guardare avanti
senza vedere scenari apocalittici. Ma la stanchezza è tanta, è tanta la
delusione e l’impotenza, è talmente tanta la fatica di sopravvivere che faccio
fatica anche solo a pensare che qualcosa accada. Qualcosa di fondamentale
intendo, qualcosa che ridia energia a questa umanità sbrindellata e
frammentata, che le permetta di riappropriarsi dell’integrità originale per pensare ad un nuovo inizio. Sì,
quello ci vorrebbe: ripartire daccapo facendo tesoro degli errori commessi per
sviluppare un nuovo modo di essere e di pensare…..
Ma già lo so che non si può fare, è una delle famose utopie,
una di quelle cose che non potrà mai accadere o, se mai accadrà, sarà un
processo talmente lungo che servirebbero gli auguri per altri centinaia di anni
ancora…..
……e allora mi accontento….mi accontento di prendere quella
piccolissima sferzata di energia che dà ogni cosa che comincia, quella voglia
di fare che dà ogni minimo cambiamento, fosse anche solo un numero, una data
sul calendario……
…..perché mi serve anche quella, anche se minima, anche se
insignificante. Mi serve per non voltarmi indietro e non farmi cadere le braccia….
Qualcosa farò, riempirò anche questa pagina bianca dell’anno
che verrà, e sarà qualcosa di nuovo, che non ho mai fatto…
….perché ogni giorno è diverso e nuovo e anche la mia consapevolezza
va di pari passo…
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