Ho già detto tanto e tanto ancora avrei da dire, insieme a tutte le donne che, in questo momento, sentono la terra franare sotto i loro piedi solo per il fatto di esistere e di essere donne. Spero che sia utile a qualcosa tutto questo denunciare e protestare, spero che qualcosa cambi e qualche coscienza si risvegli dall'intorpidimento, spero che questa barbarie cessi e si possa ritornare a camminare per le strade senza paure e senza sentirsi sole.
Ma intanto, mentre si vaneggia sul comportamento femminile, qualcuna muore di stupro...
"La ragazza di 23 anni vittima della criminale ferocia di un gruppo di
sei ubriachi che l'hanno assalita il 16 dicembre su un autobus di linea
e' morta al Mount Elisabeth Hospital di Singapore dove era stata
trasferita nei giorni scorsi nella speranza di recuperare le sue gravi
condizioni.
La giovane che era in compagnia di un amico, che non e' stato
identificato, era uscita dalla proiezione serale di un film e aveva
preso l'autobus per andare a casa. I sei criminali, tra i quali sembra
vi fosse anche l'autista del mezzo, l'hanno assalita, violentata e
sodomizzata con una sbarra metallica sfondandole gli intestini ed infine
l'hanno gettata fuori del bus dove e' stata raccolta da alcuni
passanti.
Nei giorni scorsi si sono avute manifestazioni di protesta a New Delhi
organizzate da movimenti femministi che invocavano l'intervento delle
autorita' per porre un freno al dilagare delle violenze sulle donne.
Mentre la ragazza oggetto dell'aggressione era in fin di vita, un'altra
giovane di diciotto anni, che era stata violentata nel Punjab, da un
gruppo di uomini nel novembre scorso si e' suicidata ingerendo un veleno
a seguito del suo rifiuto di sposare uno dei suoi violentatori.
A parte le manifestazioni di Delhi che sono state fronteggiate dalla
polizia a bastonate perche' in India ogni adunata di protesta e'
proibita, a parte la dichiarazione di Sonia Gandhi che si e' decisa a
uscire dal suo silenzio dopo due settimane dall'accaduto, a parte la
denuncia fatta da alcune leader del movimento femminista che hanno detto
che alcuni capi della polizia avevano tentato di porre sotto silenzio
l'accaduto, a parte tutto resta il fatto che, purtroppo, anche questo
episodio ricade in una medievale cultura indiana in cui il ruolo della
donna e' analogo a quello di un animale. Anzi si deve dire inferiore se
si considerano i riguardi per le vacche sacre che pascolano
nell'immondizia gettata sulle strade e il concetto di religiosa
metempsicosi per cui e' meglio non uccidere la zanzara perche' potrebbe
essere zio Luigi reincarnato.
I media hanno cominciato a riportare commenti di uomini politici
conservatori che sostengono che le donne queste violenze se le vanno a
cercare per colpa del loro abbigliamento (sono impaccate nei loro sarhi,
tutti uguali, senza trucco, per non parlare delle musulmane che sono
coperte dalla testa ai piedi). E poi, sostengono questi campioni della
nuova India, le donne non devono uscire la sera. Quanto alle femministe
che chiedono diritti per le donne sono definite ragazze 'disco' che
passano il tempo a fare proteste dopo essere state a ballare nelle
discoteche.
Ricordiamo che una recente legge consente alla donna che deve sposarsi
di chiedere almeno che il futuro marito garantisca che in casa vi sia un
angolo per i bisogni intimi. Infatti molte donne nelle zone rurali
vengono violentate quando escono di casa in un campo per assolvere alle
proprie necessita'. Per ogni stupro dichiarato si calcola che ve ne
siano stati oltre cinquanta che non vengono a galla perche' la donna e'
intimorita e per la pressione delle famiglie a lasciar perdere.
Una situazione questa che contrasta con la rapida evoluzione della
societa' indiana nei centri maggiori. Non bisogna comunque dimenticare
che su una popolazione di oltre un miliardo e 241 milioni di persone,
circa 300 milioni hanno una condizione e stili di vita paragonabili a
quelli del mondo occidentale, mentre il resto della popolazione vive in
una dimensione attraversata da profonde diversita' religiose spesso in
conflitto cruento tra loro e culture all'insegna del disprezzo dei
diritti della donna che deve ringraziare Vishnu piuttosto che Shiva se
non la gettano sulla pira del defunto marito come per secoli ci si e'
comportati in questo sub continente asiatico pieno di contrasti."
Oscar Bartoli
Bangalore (India)
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