Attenzione! Il titolo è virgolettato, quindi non sono io a
dirlo bensì…..indovinate un po’?? Uno
che negli ultimi giorni si è distinto per esternazioni degne della santa
inquisizione, del più becero maschilismo e, in tempi meno sospetti, anche di
razzismo e di intolleranza alla povertà. Quel degno “ministro di dio” che, non soddisfatto della
risonanza che ha avuto l’opinione
del suo compagno di merende direttore di pontifex, ha pensato bene di
spiegare, con parole sue, il fenomeno del femminicidio. E si è sentito pure perseguitato perché è
stato frainteso, è caduto in depressione post partum tanto da minacciare di
abbandonare la tonaca per ritrovare la sua serenità (?!?!), salvo poi smentire
anche questo e aggiungere chicche tipo “frocio”
al giornalista che lo intervistava ieri e il benevolo auspicio elargito
alla giornalista che lo intervistava oggi alla quale il parroco ha espressamente
detto “mi auguro che le venga un colpo, che faccia un incidente”. (L'articolo qui.)
In sintesi: una cazzata dietro l’altra! E scusate il
francesismo ma fino a quando ci saranno persone come lui che si permettono di
dire certe cose, io mi sentirò autorizzata a parlare in questo modo!
Ma vorrei andare oltre questo episodio già di per sé vergognoso
e, se possibile, ancora più indegno per il ruolo che riveste il suo
protagonista per arrivare alla dichiarazione di Monsignor Galantini, segretario
del Vescovo di La Spezia, che, commentando la falsa notizia che stamani era
stata data dell’abbandono del sacerdozio del nostro pentito incompreso, ha
parlato del gesto del parroco come di uno “svarione” e ha
detto testualmente: “Per lasciare il ministero ci vuole ben altro, una
motivazione più profonda“.
UNA MOTIVAZIONE PIU’ PROFONDA???????
Il tentativo fatto da un “ministro di dio” di incitare alla
disuguaglianza tra i generi colpevolizzando le donne definite corresponsabili
dei delitti perpetrati a loro danno possa, non è una motivazione abbastanza
profonda????
Non rappresenta una motivazione sufficiente per decidere
l’allontanamento dai fedeli del soggetto in questione, che ha platealmente e
profondamente tradito il suo ruolo religioso e la sua funzione sociale????
La risposta a queste assurde domande è che, evidentemente,
la chiesa condivide la posizione di don Piero Corsi che, con le sue parole, ha
istigato e giustificato la violenza sulle donne, altrimenti lo avrebbe
sanzionato e rimosso in quanto scheggia impazzita . Ed è altrettanto ovvio che
la vera ragione di questa posizione della chiesa, nella brama di controllo
delle coscienze, nella sessuofobia, misoginia, omofobia che contraddistinguono
queste posizioni, è la paura delle donne, della loro indipendenza, della loro autonomia
e autosufficienza. Non dimentichiamo che per oltre un millennio la chiesa non
riconobbe mai che potessero avere un'anima. Non dimentichiamo che per centinaia
di anni le donne furono processate,
torturate ed uccise come streghe.
Non esiste altra ragione e non c’è molto da commentare perché
è sufficientemente chiaro che questo è un paese dove si può diffamare, istigare
alla violenza, all’odio razziale, si può assolvere un uomo che ammazza una
donna per un paio di calzini piegati male in un cassetto e, nello stesso tempo,
considerare assassina una donna che abortisce.
W l’Italia!
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